PAROLE

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VECCHIU

1

Si lu giùvini vulissi e lu vecchiu putissi, nun ci sarria cosa chi nun si facissi.

VECCIATO

1

In tempo di carestia pan vecciato.

VECHI

1

Il vino fa ballare i vechi.

VECI

1

Uno fa le veci, e l`altro ha le noci.

VEDA

1

Chi vuol vedere quel che ha da essere, veda quello che è stato.

VEDE

1

A nullo luogo viene, chi ogni via che vede tiene.

2

Allo sfrascar si vede quel che hanno fatto i bigatti.

3

Amore è cieco, e vede da lontano.

4

Amore è orbo, ma vede anche troppo.

5

Chi ama, il ver non vede.

6

Chi luogo e tempo aspetta, vede alfin la sua vendetta.

7

Chi non guarda non vede.

8

Chi non va non vede; chi non prova, non crede.

9

Chi non vede il fondo, non passi l'acqua.

10

Chi più guarda, meno vede.

11

Chi Roma non vede, nulla non crede.

12

Chi sta a sportello ne vede mezza.

13

Chi vuol bene vede da lontano.

14

Ci è chi vede male, e vorrebbe veder peggio.

15

Com' più si vede, manco si crede.

16

Gli scogli che il navigante non vede sono i più pericolosi.

17

Il buondì si vede (o conosce) dal mattino.

18

Il cuore non si vede.

19

Il gioco di bambara, chi più vede manco impara.

20

L'amore e la fede dall'opere si vede.

21

La ragazza è come la perla, men che si vede e più è bella.

22

Ne' pericoli si vede chi d'amico ha vera fede.

23

Nell'oscuro si vede meglio con uno che con due occhi.

24

Non sia superbo chi il suo albero vede fiorire.

25

Non è più bell'amor che la vicina; la si vede da sera e da mattina.

26

Occhio non vede, cuore non duole (tosc. cuore non crede)

27

Ogni casa vede il sole.

28

Ognun vede il mantello, nessun vede il budello.

29

Quando la terra vede la vena per sett'anni la terra trema.

30

Quanto più si vede, e meno si crede.

31

Quel che si vede non è di fede.

32

Si vede il fine della nostra vita, ma non della nostra pazzia.

33

Tal ti guarda la coppa, che non ti vede la borsa.

34

Tristo a quell'avere che il suo signor non vede.

35

Vinegia, chi non la vede non la pregia.

VEDENDO

1

Vedendo uno, il conosci mezzo; e sentendolo parlare, il conosci tutto.

VEDER

1

A veder la croce da lontano, il ladro si segna.

2

Chi ti dà un osso, non ti vorrebbe veder morto.

3

Chi vuol veder discortesia, metta il villano in signoria.

4

Ci è chi vede male, e vorrebbe veder peggio.

5

E' meglio esser cieco che veder male.

6

Il galantuomo ha piacere di veder chiudere.

7

Non si può veder Pasqua, né dopo San Marco, né prima di San Benedetto.

8

Se la donna di gran beltade non ha angelica onestade, non gli far veder le strade.

9

V'è chi bacia tal mano che vorrebbe veder mozza.

VEDERE

1

Chi sta a vedere, ha due terzi del gioco.

2

Chi vuol vedere il bambino fiorito, non lo levi dal pan bollito.

3

Chi vuol vedere il bel figliuolo, sia rinvolto nel cenciuolo.

4

Chi vuol vedere il padrone, guardi i servitori.

5

Chi vuol vedere quel che ha da essere, veda quello che è stato.

6

Chi vuol vedere un uomo (o una donna) da poco, lo metta a accendere il lume e il fuoco.

7

Il vedere è facile, e il prevedere è difficile.

8

Se vuoi vedere il buon temporale, la mane tramontana e il giorno maestrale

9

Tutti voglion vedere i matti in piazza, ma nessuno della sua razza.

10

Vedere e non toccare, è un bello spasimare.

VEDERLA

1

Ma chi va a vederla, ben gli costa.

VEDERLO

1

Chi getta un seme lo deve coltivare, se vuol vederlo con il tempo germogliare.

VEDI

1

Delle cose che tu vedi, sbattine tre quarti: e di quelle che tu senti, sbattine più.

2

Per San Bastiano (20 gennaio), sali il monte e guarda il piano; se vedi molto, spera poco; se vedi poco, spera assai.

3

Pranzo di parata, vedi grandinata.

4

Quando tu vedi il lupo, non ne cercar le pedate.

5

Quando vedi la nespola e tu piangi, ch'ell'è l'ultima frutta che tu mangi.

6

Quel che vedi, poco credi; quel che senti non creder niente.

7

Se tu vedi del formento per Natale, ammazza il cane; se non lo vedi dagli del pane.

8

Va' in piazza, vedi e odi: torna a casa, bevi e godi.

9

Vedi Napoli e poi muori.

10

Và in piazza, vedi e odi; torna a casa, bevi e godi.

VEDIAMOLA

1

Ancor non è nata e vediamola maritata.

VEDONO

1

Le cose non sono come sono, ma come si vedono.

2

Vedono più quattr'occhi che due (o quattro occhi vedono meglio che due).

VEDOVA

1

L'abito della vedova mostra il passato, gli occhi piangono il presente, e il cuore va cercando l'avvenire.

2

Meglio è vedova sedere, ch'essere maritata e male avere.

3

Quando la vedova si rimarita, la penitenza non è finita.

4

Sposare una vedova è fatica doppia.

VEDOVE

1

Caval di monaci, porci di mugnaio e figliuoli di vedove non han pari.

2

Quando si maritan vedove, il benedetto va tutto il giorno per casa.

VEDRÀ

1

Al ragliare si vedrà che non è un leone.

VEDRAI

1

Al quintovedrai qual mese avrai.

2

Marìtati, e vedrai; perderai i sonni e più non dormirai.

3

Ovunque vai, fa' come vedrai.

4

Quando rabbrusca verso levante, se non t'immolla vedrai avante.

5

Rivoltami, che mi vedrai.

VEDUTI

1

Gli uomini vanno veduti in pianelle, e le donne in cuffia.

VEGGONO

1

Danari di poveri e arme di poltroni si veggono spesso.

2

Le pitture e le battaglie si veggono meglio da lontano.

3

Non tutte le volte che si veggono i denti, s'ha paura de' morsi.

VEGLIA

1

A chi veglia, tutto si rivela.

2

Chi veglia più degli altri più vive.

3

Quando Marino veglia, o acqua o nebbia.

4

Venere dorme, se Marte veglia; se Marte dorme, Venere veglia.

VEGLIANDO

1

Più vale una savia donna filando, che cento triste vegliando.

VEGLIARE

1

Vegliare alla luna e dormire al sole, non fa né proonore.

VELA

1

Accerta il corso, e poi spiega la vela.

2

Il buon nocchiero muta vela, ma non tramontana.

3

Non si piglia il vento alla vela, senza licenza del nocchiero.

VELENO

1

Acqua che corre non porta veleno.

2

Bella moglie, dolce veleno.

3

Il gran tempo a' gran nomi è gran veleno.

4

Il veleno si beve nell'oro.

5

Latte sopra vino è veleno.

6

Nella coda sta il veleno.

7

Nutri la serpe in seno, ti renderà veleno

VELLEITA

1

Le anime grandi hanno volontà, le volgari solo velleita'.

VELLUTO

1

Velluto a' servitori, e rascia a' gentiluomini.

VELO

1

Il silenzio è il velo sotto cui l'ignorante si nasconde.

VENA

1

Chi vuol di vena un granajo lo semini di febbraio.

2

Per Santa Maria Maddalena (22 luglio) si taglia la vena.

3

Quando la terra vede la vena per sett'anni la terra trema.

VENDE

1

A chi compra non bastano cent'occhi; a chi vende ne basta uno solo.

2

Amor non si compra, ne' si vende, ma in premio d'amor, amor si rende.

3

Amore non si compra né si vende, ma in premio d'amor, amor si rende.

4

Chi ben dona, caro vende, se villan non è chi prende.

5

Chi compra a tempo, vende nove per altri e un per sé.

6

Chi compra ciò che pagar non può, vende ciò che non vuole.

7

Chi compra il magistrato, vende la giustizia.

8

Chi dell'altrui prende, la sua libertà vende.

9

Chi prende, si vende.

10

Il temporale vende merce.

11

La gatta caro vende, e il cavallo mezzo dona.

12

Non creder lode a chi suo caval vende, né a chi dar moglie intende.

13

Non ogni bestia che va in fiera si vende.

14

Non si vende la pelle prima che s'ammazzi l'orso.

15

Poco vino vende vino, molto vino guarda vino

16

Stagione vende merce.

VENDEMMIA

1

A vendemmia bagnata la botte è tosto consolata.

2

Chi nel marzo non pota la sua vigna, perde la vendemmia.

3

Il vecchio pianta la vigna, e il giovine la vendemmia.

4

L'avvocato d'ogni stagione miete e d'ogni tempo vendemmia.

5

Non è sì trista spazzatura, che non s'adopri una volta l'anno, né sì cattivo paniere, che non s'adopri alla vendemmia.

6

Ramo corto, vendemmia lunga.

VENDEMMIARE

1

Piatire e litigare all'avvocato è un vendemmiare.

VENDER

1

Prima di vender la pelle bisogna aver ferito l'orso.

VENDERÀ

1

Chi compra il superfluo venderà il necessario.

VENDERE

1

Al peso che si compra bisogna vendere.

2

Ara a fondo, mentre gli altri dormono, e avrai grasso da vendere e da conservare.

3

E' buon comprare quando altri vuol vendere.

4

E' meglio tenere a terra che vendere a calcina.

5

Meglio vendere che viver senza spendere.

6

Quando la cicala canta in settembre, non comprare grano da vendere.

VENDETTA

1

Chi luogo e tempo aspetta, vede alfin la sua vendetta.

2

Chi vuol giusta vendetta, in Dio la metta.

3

La miglior vendetta è il perdono.

4

La vendetta di Dio non piomba in fretta.

5

La vendetta non sana piaga.

6

Ogni operaio è degno di mercede, e il negargliela in ciel vendetta chiede.

7

Vendetta di cent'anni ha ancora i lattaioli.

VENDI

1

Compra uno e vendi tre; se fai male, apponlo a me.

2

Natale in venerdì, vale due poderi: se viene in domenica, vendi i bovi e compa la melica.

3

Pasqua in giove vendi la cappa e gettala a' buoi.

4

Pesa giusto, e vendi caro.

5

Poco vino vendi al tino; assai mosto serba a agosto.

6

Quando Natale viene in domenica, vendi la tonica per comprar la melica.

7

Vendi in casa e compra in fiera.

VENDICARE

1

Chi attende a vendicare ogni sua onta, o cade d'alto stato o non vi monta.

VENDICARTI

1

Vuoi vendicarti de' tuoi nemici? governati bene.

VENDICATO

1

Amico riconciliato e non vendicato, è bastone dopo (o dietro) l'uscio.

VENDONO

1

Della pazienza non ne vendono gli speziali.

2

Fazzoletti che si tengono a mostra non si vendono.

VENDUTA

1

Cosa cara tenuta, è mezza venduta.

2

Marzo ha comprata la pelliccia a sua madre, e tre giorni dopo e' l'ha venduta.

VENDUTO

1

Dono molto aspettato è venduto e non donato.

VENE

1

Sotto piombo si trovano le vene d'oro.

VENERDÌ

1

Chi ride di venerdì (o di sabato) piange di domenica.

2

Natale in venerdì, vale due poderi: se viene in domenica, vendi i bovi e compa la melica.

3

Se piove il venerdì Santo, piove maggio tutto quanto.

VENERE

1

Bacco, tabacco e Venere riducon l'uomo in cenere.

2

Né di Venere né di Marte non si sposa né si parte (cui si aggiunge, né si dà principio all'arte).

3

Venere dorme, se Marte veglia; se Marte dorme, Venere veglia.

VENEROSO

1

Aprile piovoso, maggio ventoso o veneroso (cioè bello e gaio); anno fruttuoso.

VENEZIA

1

A Roma dottori, a Napoli ladroni, a Genova scavezzi, a Milan tagliacantoni, a Venezia forestieri, a Fiorenza scardassieri.

2

Non sono in Arno tanti pesciolini quanti in Venezia gondole e camini.

3

Quando Venezia comandava, si desinava e si cenava, coi Francesi, buona gente, si desinava solamente.

4

Roma caput mundi, Venezia secundi.

5

Sicilia dà i Covelli, Francolino i Graziani, Bergamo gli Zanni, Venezia i Pantaloni, e Mantova i buffoni.

6

Venezia bella, Padova so' sorella, Treviso forte, Serraval campana, Ceneda villana, Coneglian cacciator, Belluno traditor, Prata disfatta, Brugnera per terra, Sacil crudel, Pordenon selcià, e Porzia innamorà.

VENEZIANA

1

Castroni pugliesi, mannarini pistolesi, gran siciliano, zucchero di Candia, cera veneziana, magli romaneschi, sproni viterbesi, cacio di Creta, raviggioli fiorentini.

2

Legge veneziana, dura una settimana.

3

Parte veneziana non dura una settimana.

VENEZIANI

1

Fiorentini innanzi al fatto; veneziani sul fatto; senesi dopo il fatto; tedeschi alla stalla; francesi alla cucina; spagnoli alla camera; italiani ad ogni cosa; pisantin pesa l'uovo; milanese spanchiarol; veronese cavoso; fiorentin cieco; bolognese matto; mantuan bulhar; ferrarese gambamarze; romagnuolo d'ogni pelo; spagnolo bianco; lombardo rosso; tedesco negro; schiavone piccolo; genovese guercio; veneziano gobbo.

2

I Fiorentini son cattive doghe da botte, ed i Veneziani buone.

3

I Veneziani alla mattina una messetta, dopo desinare una bassetta, e la sera una donnetta.

4

Prima Veneziani, e poi Cristiani.

5

Veneziani, gran Signori, Padovani, gran dottori, Vicentini, magna gatti, Veronesi tutti matti, Udinesi castellani, col cognome di Furlani, Trevisani, pane e trippe, Rovigotti, Bacco e pippe, Cremaschi, fa cogioni, i Brescian, tagliacantoni, ne volete de' più tristi?

VENEZIANO

1

Fiorentini innanzi al fatto; veneziani sul fatto; senesi dopo il fatto; tedeschi alla stalla; francesi alla cucina; spagnoli alla camera; italiani ad ogni cosa; pisantin pesa l'uovo; milanese spanchiarol; veronese cavoso; fiorentin cieco; bolognese matto; mantuan bulhar; ferrarese gambamarze; romagnuolo d'ogni pelo; spagnolo bianco; lombardo rosso; tedesco negro; schiavone piccolo; genovese guercio; veneziano gobbo.

2

La putela fa la mamma bela. (Veneziano).

VENGA

1

Ben venga chi ben porta.

2

Carta che venga, giocator si vanti.

3

Pasqua venga alta o venga bassa, la vien con la foglia o con la frasca.

4

Se vuoi che l'amicizia si mantenga fai che un paniere vada e l'altro venga.

VENGON

1

A primavera vengon fuori tutte le magagne.

2

Con gli anni vengon gli affanni.

3

Figliuole e frittelle; quante più se ne fa, più vengon belle.

VENGONO

1

Amori di monaca e fiori di mandorlo, presto vengono e presto vanno.

2

Gli vengono addosso le disgrazie più incredibili.

3

I danari vanno e vengono.

4

I danari vengono di passo, e se ne vanno via di galoppo.

5

Le Trentine vengono giù pollastre e se ne vanno su galline.

6

Non tutti i mali vengono per nuocere.

7

Perché non vengono mai.

8

Quando le noci vengono a mucchiarelli, la va bene pei richi e i poverelli.

9

Tutte le cose vengono al palio.

10

Tutti i nodi vengono al pettine.