PAROLE

PROVERBI (In blu le parole cliccabili)

POL

1

Se la dona vol, tutto la pol.

POLENTA

1

Se non viene ai trenta, il pastor l'ha mangiato con la polenta.

POLLAIO

1

Ci sono troppi galli a cantare nel pollaio.

2

La gallina che sta nel pollaio, è segno che vuol bene al gallo.

3

Non istanno bene due galli in un pollaio.

4

Quando il gallo canta a pollaio, aspetta l'acqua sotto il grondaio.

5

Quando il gallo canta nel pollaio, aspetta l'acqua nel grondaio.

6

Quando le volpi si consigliano, bisogna chiudere il pollaio.

POLLASTRE

1

Le Trentine vengono giù pollastre e se ne vanno su galline.

POLLASTRELLI

1

A vecchia che mangia pollastrelli, gli vien voglia di carne salata.

POLLEDRI

1

I polledri non abboccan la briglia.

POLLEDRO

1

Ogni polledro vuol rompere la sua cavezza.

POLLI

1

Con un par di polli, si compra un podere.

2

Delle moglie è più dovizia che de' polli.

3

Meglio minuzzoli con amore, che polli grassi con dolore.

4

Preti, frati, monache e polli non si trovan mai satolli.

5

Ragazzi e polli imbrattan le case.

6

Ragazzi e polli non si trovan mai satolli.

POLLO

1

Non è buon anno quando il pollo becca il gallo.

POLTRONE

1

Tutte l'armi di Brescia non armerebbero la paura d'un poltrone .

2

Uomo poltrone, uomo poverone.

POLTRONERIA

1

Poltroneria non fece mai figliuoli (o non ha eredi).

POLTRONI

1

A casa Poltroni è sempre festa.

2

Danari di poveri e arme di poltroni si veggono spesso.

3

Il sangue de' poltroni non si muove.

4

L'armi dei poltroni non taglianoforano.

5

La guerra non è fatta per i poltroni.

6

Per i poltroni è sempre festa.

7

Tra due poltroni il vantaggio è di chi prima conosce l'altro.

8

Un furfante governa cento poltroni, e cento poltroni non governano un furfante.

POLVERACCIO

1

Le fave nel motaccio, e il gran nel polveraccio.

POLVERE

1

Chi semina nella polvere, faccia i granaj di rovere.

2

Non è viaggio senza polvere, né guerra senza lacrime.

3

Vangami nella polvere, incalzami nel fango, io ti darò buon vino.

POLVERINA

1

La segale nella polverina e il grano nella pantanina.

POMA

1

Le poma ai putti, e il libro ai vecchi.

POMO

1

Anco Adamo mangiò del pomo vietato.

POMPA

1

Fuori pompa, in casa fame.

PON

1

Chi pon cavolo d'aprile, tutto l'anno se ne ride.

2

Chi pon mèle in vaso nuovo, provi se tiene acqua.

3

Chi pon suo naso a consiglio, l'un dice bianco e l'altro vermiglio.

PONE

1

Chi assai pone (ed anche Chi lavora e Chi semina) e non custode, assai tribola e poco gode.

2

Chi si marita, si pone in cammino per far penitenza.

3

Il male non istà sempre dove si pone (o si posa), se non sopra i gobbi.

4

Per il Perdon (2 agosto) si pone la zappa in un canton.

PONENTE

1

Gobba a ponente luna crescente, gobba a levante luna calante.

2

Ponente, tramontana si risente.

3

Quando lampeggia da ponente, non lampeggia per niente.

PONGA

1

Chi vuole ingannare il suo vicino, ponga l'ulivo grosso e il fico piccolino.

2

Chi vuole un buon agliaio, lo ponga di gennaio.

3

Chi vuole un pero ne ponga cento, e chi cento susini ne ponga un solo.

4

Tempra la lingua quando sei turbato, acciò che non ti ponga in malo stato.

5

Tra carne e ugna, non sia uom che vi ponga.

PONI

1

Leva da capo e poni da piè.

2

Poni i porri e sega il fieno, a qualcosa la chiapperemo.

PONTE

1

Gennaio fa il ponte e febbraio lo rompe.

2

La compagnia del Ponte a Rifredi, pochi e mal d'accordo.

3

Sant'Antonio fa il ponte e San Paolo lo rompe.

PONTI

1

A nemico che fugge ponti d'oro.

2

Acquista riputazione, e ponti a sedere.

3

L'acqua cheta rovina i ponti.

4

Montagna chiara e marina scura, ponti in viaggio senza paura.

5

N'è passata d'acqua sotto i ponti!.

PONZINA

1

Non è sì piccola ponzina, che di marzo non sia gallina.

POPOL

1

A popol sicuro non bisogna muro.

POPOLARE

1

Detto popolare spesso è un avviso salutare.

POPOLAZZO

1

Chi getta la sua roba al popolazzo,si trova vecchio poi, povero e pazzo.

POPOLI

1

Il silenzio dei popoli è l'insegnamento del re.

POPOLO

1

Chi fonda in sul popolo fonda in sulla rena.

2

Chi vuol ben dal popolo, lo tenga scusso.

3

Dovpopolo è confusione.

4

I birri pigliano, e il popolo impicca.

5

Il popolo piange quando il tiranno ride.

6

Il popolo, quando falla, dev'essere gastigato; ma il principe, se erra, dev'esser avvisato.

7

L'acqua e il popolo non si può tenere.

8

Una campana fa a un comune (o a un popolo).

POPONE

1

Donna e popone, beato chi se n'appone.

2

Il cuor delle donne è fatto a spicchi come il popone.

3

Il vino nel sasso, ed il popone nel terren grasso.

POPPA

1

Il vino è la poppa (o il latte) dei vecchi.

2

Quando il bambino sta a sedere la poppa la gli è bere.

POPPATA

1

Pecora mal guardata, da ogni angello è poppata.

POPPI

1

Bandi da Siena (o da Poppi), per chi sì e per chi no.

POR

1

Aprile aprilone, non mi farai por giù il pelliccione.

2

Quando l'anno vien bisesto, non por bachi e non far nesto.

PORCI

1

Ai peggio porci vanno (o toccano) le meglio pere.

2

Buone ragioni male intese, sono perle a' porci stese.

3

Caval di monaci, porci di mugnaio e figliuoli di vedove non han pari.

4

La treggèa non è da porci.

PORCILE

1

Parma bell'arma, Reggio gentile e Modena un porcile.

PORCO

1

A porco pigro (o peritoso) non cadde (o non toccò) pera mezza.

2

Campiglia, ingrassa il porco, e poi lo piglia.

3

Chi ha un buon orto, ha un buon porco.

4

Chi ha un figliuolo solo, lo fa matto; chi un porco, lo fa grasso.

5

Chi non ha orto e non ammazza porco, tutto l'anno sta a muso torto.

6

Dice il porco, dammi dammi, né mi contar mesianni.

7

E' meglio puzzar di porco, che di povero.

8

I principi sono come i contadini, ogni anno ingrassano un porco e poi se lo mangiano.

9

Il porco sogna ghiande.

10

Il porco vuol mangiare sporco e dormire pulito.

11

L'acqua d'aprile, il bue ingrassa, il porco uccide, e la pecora se ne ride.

12

L'avaro è come il porco che è buono dopo morto.

13

Mercante e porco dammelo morto.

14

Mercante e porco non si pesa che dopo morto.

15

Per San Tomè, piglia il porco per lo piè.

16

Per Sant'Andrea piglia il porco per la sèa (setola); se tu non lo puoi pigliare, fino a Natale lascialo andare.

17

Porco pulito non fu mai grasso.

PORDENON

1

Venezia bella, Padova so' sorella, Treviso forte, Serraval campana, Ceneda villana, Coneglian cacciator, Belluno traditor, Prata disfatta, Brugnera per terra, Sacil crudel, Pordenon selcià, e Porzia innamorà.

PORFITTARE

1

Piè di montagna, porto di mare, fanno l'uomo porfittare.

PORGE

1

A chi ti porge il dito, tu piglia il dito e la mano.

2

La fatica promette il premio, la perseveranza lo porge.

PORRE

1

Chi cerca fare impiastro, sa dove lo vuol porre.

PORRI

1

Non doventan porri se non quelli che si trapiantano.

2

Poni i porri e sega il fieno, a qualcosa la chiapperemo.

PORTA

1

A cavallo che non porta sella, biada non si crivella.

2

A chi non pesa, ben porta.

3

A San Martino la si porta al mulino.

4

Acqua che corre non porta veleno.

5

Al mazzier di Cristo non si tien mai porta.

6

Alla porta dell'avvocato non ci vuol martello.

7

Ambasciator non porta pena.

8

Beato chi porta il giogo a buon'ora.

9

Beltà porta seco la sua borsa.

10

Ben venga chi ben porta.

11

Carezze di frati t'accompagnano fino alla porta, e te la serran dietro.

12

Casa nuova, chi non ve ne porta non ve ne trova.

13

Casare suona bene e porta male.

14

Casare, Casare, suona bene e porta male,

15

Cavallo giovane porta soldati, cavallo vecchio porta concime.

16

Chi cammina un miglio pazzo, non torna a casa (o alla porta) savio.

17

Chi ha buon marito, lo porta in viso.

18

Chi ha buon vino in casa, ha sempre i fiaschi alla porta.

19

Chi ha la sentenza contro, e se n'appella, a casa porta due triste novelle.

20

Chi le porta è l'ultimo a saperle.

21

Chi porta spada e non l'adopra, ha bisogno di chi la cuopra.

22

Chi rompe paga, e porta via i ciottoli (ovvero i cocci son sua).

23

Chi si porta dietro la casa, può andare per tutto.

24

Chi va a Roma, e porta un buon borsotto, diventa abate o vescovo di botto.

25

Colle chiavi d'oro s'apre ogni porta.

26

Diavol reca, e diavol porta.

27

Doglia di moglie morta, dura fino alla porta.

28

Duegode il marito la sua metà,il dì che la porta a casa, e quello che la se ne va.

29

Fare la cambiale porta l'uomo in ospedale.

30

Felice colui che non passa porta altrui.

31

Giovane assestato, roba porta.

32

I cani piccoli davanti alla porta si sentono grossi.

33

Il ben far non porta merito.

34

Il benfare non porta merito.

35

Il caritatevole dà alla porta, e Iddio mette dentro dalle finestre.

36

Il debito porta in groppa la menzogna.

37

Il giusto porta la pena per il peccatore.

38

Il malato porta il sano.

39

Il tempo passa e porta via ogni cosa.

40

L'acqua per San Giuan, porta via il vino e non dà pan. (Prov. Spagnolo.)

41

L'asino porta il basto e non lo sente; se non lo sente, egli è assai valente.

42

L'ecclissi sia del sole o della luna, freddo la porta e mai buona fortuna.

43

L'onore porta oro, ma non l'oro l'onore.

44

La carità de' frati accompagna fino alla porta.

45

La mano tira, e il diavol porta.

46

La morte è la porta della vita eterna.

47

La notte porta consiglio.

48

La porta di dietro è quella che ruba la casa.

49

La santa Epifania tutte le feste si porta via.

50

Lago di Garda e Bocca di Celina porta spesso la rovina.

51

Le bellezze duran fino alla porta, le bontà fino alla morte.

52

Le donne son sante in chiesa, angele in istrada, diavole in casa, civette alla finestra, e gazze alla porta.

53

Maggior porta, maggior battitoio.

54

Matta è la donna che nell'uomo crede, che ne' calzoni si porta la fede.

55

Non si serra mai una porta che non se n'apra un'altra.

56

Né in tavola né in letto si porta rispetto.

57

Ogni domane porta il suo pane.

58

Ogni porta ha il suo batacchio.

59

Porta aperta per chi porta; e chi non porta, parta.

60

Porta teco, se vuoi viver meco.

61

Quando brucia il vicinato, porta l'acqua a casa tua.

62

Quando brucia nel vicinato, porta l'acqua a casa tua.

63

Quando Dio chiude una finestra apre una porta.

64

Quando i furbi vanno in processione, il diavolo porta la croce.

65

Quando il bisogno bussa alla porta, l'onestà si butta dalla finestra.

66

Quando il cieco porta la bandiera, guai a chi vien dietro!

67

Quando la fame vien dentro la porta, l'amore se ne va dalla finestra.

68

Se non puoi portare la seta, porta la lana.

69

Servire e non gradire, aspettare e non venire, stare a letto e non dormire, aver cavallo che non vuol ire e servitore che non vuole obbedire, esser in prigione e non poter fuggire, essere ammalato e non poter guarire, smarrir la strada quando un vuol ire, stare alla porta quando un non vuol aprire, avere un amico che ti vuol tradire, son dieci doglie da morire.

70

Trieste pien de peste; Città nova, chi non vi porta non vi trova; Rovigno pien de ingegno, spacca i sassi come il legno;Capodistria, pedocciosa; Isola famosa; a Piran buon pan; Umago, tre preti e un zago (ragazzo che serve messe); una femmina da ben, e il pievan che la mantien.

71

Una bella porta rifà una brutta facciata.

72

Vuoi tu aprire qualunque porta? Chiavi d'oro teco porta.

PORTALA

1

Masseria, masseria, viene il Diavolo e portala via.

PORTANO

1

Delizie temporali portano mille mali.

2

I Romagnuoli portano la fede in grembo.

3

Le secchie si mettono a combattere col pozzo, e ne portano la testa rotta.

4

Piccole ruote portano gran fasci.

5

Tutte le strade conducono (o portano) a Roma.

PORTAR

1

Amore fa portar le calze vuote.

2

Chi non è uso a portar le brache, le costure gli danno noja.

3

Chi si lascia mettere in spalla la capra, indi a poco è sforzato a portar la vacca.

4

Non portar basto.

5

Non portar groppa, o non tener groppa.

6

Non si può cantare e portar la croce.

7

Quando si va per dare, bisogna portar due sacchi.

PORTARE

1

Chi del buono ha in cassa, può portare ogni traccia.

2

Dio non manda se non quel che si può portare.

3

Il peso degli anni è il maggior peso che l'uomo possa portare.

4

Portare acqua al mulino di qualcuno.

5

Portare vasi a Samo.

6

Se non puoi portare la seta, porta la lana.