PAROLE

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PAGLIAJO

1

Quando il pagliajo vecchio piglia fuoco, si spenge male.

PAGÒ

1

Pensiero non pagò mai debito

PAIA

1

Tira più un filo di benevolenza che cento paia di buoi.

PAIO

1

Un buon paio d'orecchi stancano cento male lingue.

PAIOLO

1

Tirati in là, paiolo, che la padella non ti tinga.

PAION

1

All'orsa paion belli i suoi orsacchini.

PALATI

1

A palati i guai, e la morte mai.

PALAZZO

1

A Firenze per avere ufizii, bisogna avere bel palazzo e stare a bottega.

2

Capannella dove si ride, e non Palazzo dove si stride.

3

Chi non ha visaccio, non vada in Palazzo.

4

Pane in piazza, giustizia in palazzo, e sicurezza per tutto.

PALERMO

1

Se Catania avesse porto, Palermo sarìa morto.

PALESA

1

Il diavolo la fa e poi la palesa.

PALIO

1

Alle tre si cuoce il pane (ovvero si corre il palio, o si dà il cavallo).

2

Il palio si dà da ultimo.

3

Tutte le cose vengono al palio.

PALLA

1

Chi non può dare alla palla, sconci.

2

Gli uomini son la palla della fortuna.

3

Non bisogna far troppo palla di se stesso.

4

Palla in bocca e fiasca in mano.

5

Quando la palla balza, ciascuno sa darle.

PALLE

1

Gli accoppiatori e le borse a mano, hanno difeso le palle e il piano.

2

Ognuno sa che palle palle era in Firenze il grido dei partigiani di casa Medici.

3

Palle e gruccia, beato chi le succia.

4

Tal grida palle palle, che farebbe dálle, dálle.

5

Tutte le palle non riescon tonde.

PALLIDEZZA

1

Pallidezza nel nocchiero, di burrasca segno vero.

PALME

1

Quando si bagnano le Palme si bagnano anche l'ova.

PALMO

1

Il galantuomo ha peloso il palmo della mano.

PALO

1

Cattivo è quel palo che non può stare un anno in terra.

2

Ogni vite vuole il suo palo.

PALUDE

1

Rana di palude sempre si salva.

PAMPINI

1

Assai pampini, e poca uva.

PAMPINOSA

1

La vigna pampinosa fa poca uva.

PAN

1

Al pan duro dente acuto.

2

Biada di mugnaio, vin di prete e pan di fornaio, non fare a miccino.

3

Cacio serrato e pan bucherellato.

4

Chi non ha imparato nulla, vivrá di pan stentato.

5

Chi semina buon grano, ha poi buon pane; chi semina il lupino, non ha né panvino.

6

Chi volta il culo a Milan lo volta al pan.

7

Chi vuol vedere il bambino fiorito, non lo levi dal pan bollito.

8

E' meglio il pan nero che dura, che il bianco che si finisce

9

Il pan di casa stufa.

10

Il pan solo fa diventar muti.

11

In tempo di carestia pan vecciato.

12

L'acqua per San Giuan, porta via il vino e non dà pan. (Prov. Spagnolo.)

13

Lupo affamato mangia pan muffato.

14

Maledetto il ventre che del pan che mangia non si ricorda niente.

15

Pan di figliuoli, pene e duoli.

16

Pan di sudore ha gran sapore.

17

Pan Padovano, vin vicentino, carne furlana, trippe trivigiane.

18

Per dimenar la pasta il pan s'affina.

19

Più vale un pan con amore, che un cappone con dolore.

20

Rendere pan per focaccia.

21

San Tommaso non sarai guardato, né da pan né da bucato, né da Santo affacendato, né da tessitora di sul Prato, ma sarai ben digiunato, tu ci vieni troppo a lato.

22

San Tommè non è guardato né da pan né da bucato né da tessitora di sul Prato, ma sarà ben digiunato.

23

Se non è zuppa è pan bagnato (molle).

24

Trieste pien de peste; Città nova, chi non vi porta non vi trova; Rovigno pien de ingegno, spacca i sassi come il legno;Capodistria, pedocciosa; Isola famosa; a Piran buon pan; Umago, tre preti e un zago (ragazzo che serve messe); una femmina da ben, e il pievan che la mantien.

PANCA

1

A fame pane, a sete acqua, a sonno panca.

2

Quando il filo è in istanga, non tenere il culo in panca.

3

Quando il tuo diavolo nacque, il mio andava ritto alla panca

PANCIA

1

A pancia piena si consulta meglio.

2

Pancia affamata, vita disperata.

3

Quando la pancia è aguzza, l'ago e la rocca.

PANE

1

A chi fa il pane e staccia non gli si ruba focaccia.

2

A fame pane, a sete acqua, a sonno panca.

3

A mezzo gennaio, mezzo pane e mezzo pagliaio.

4

A Natale, mezzo pane; a Pasqua, mezzo vino.

5

A Roma ci vogliono tre cose: pane, panni e pazienza.

6

Ai ragazzi pane e scarpe.

7

Alla Certosa è un cert'uso, chi vi va e non ha fretta, tocca un pane e una mezzetta.

8

Alle tre si cuoce il pane (ovvero si corre il palio, o si dà il cavallo).

9

Aria a fette, lampi e saette; aria a scalelli, acqua a pozzatelli; aria pecorina, se non piove la sera piove alla mattina; aria a pane, se non piove oggi, pioverà domane.

10

Assai mane fan presto il pane.

11

Casa mia, donna mia, pane e aglio vita mia.

12

Chi accumula e altro ben non fa, sparagna il pane e all'inferno va.

13

Chi ara da sera a mane, d'ogni solco perde un pane.

14

Chi compra pane al fornaio, legna legate e vino al minuto, non fa le spese a sé ma ad altri.

15

Chi dá del pane a cani altrui, spesso viene abbaiato dai suoi.

16

Chi ha buon pane e buon vino, ha troppo un micolino.

17

Chi ha del pane, mai non gli manca cane.

18

Chi ha denti, non ha pane; e chi ha pane, non ha denti.

19

Chi ha pane e vino, sta me' che il suo vicino.

20

Chi imita la formica la state, non va pel pane in presto il verno.

21

Chi non ha pane lavorato, agosto diventa maggio.

22

Chi pota di maggio e zappa d'agosto, non raccogliepanemosto.

23

Chi semina buon grano, ha poi buon pane; chi semina il lupino, non ha né panvino.

24

Chi vuole pane porti letame.

25

Col pane tutti i guai sono dolci.

26

Con la fame, il pane duro si ammorbidisce.

27

Con la sola farina non si fa pane.

28

Dir pane al pane e vino al vino.

29

Dove sta un pane, può stare una parola.

30

E' meglio che mentisca io che il pane.

31

E' meglio dir che pane è questo?, che non ce n'è.

32

I guai non son buoni col pane.

33

Il pane degli altri è troppo salato.

34

Il pane del povero è sempre duro.

35

In questo mondo meschino, quando si ha tanto per il pane, non si ha tanto per il vino.

36

L'ordine è pane e il disordine è fame.

37

La buona compagnia è mezzo pane.

38

La nebbia di marzo non fa male, ma quella d'aprile toglie il pane e il vino.

39

La poesia non dà pane.

40

Marito minchione, mezzo pane.

41

Non dar del pane al cane ogni volta che dimena la coda.

42

Non mordere se se non sai se è pietra o pane.

43

Ogni domane porta il suo pane.

44

Ognunpane, ma non come mamma.

45

Pane di fratello, pane e coltello: pane di marito, pane ardito.

46

Pane di sudore ha gran sapore.

47

Pane e bucata (cioè bucato) fan donna scorrucciata.

48

Pane finché dura, ma il vino a misura.

49

Pane in piazza, giustizia in palazzo, e sicurezza per tutto.

50

Per Santa Croce (14 settembre), pane e noce.

51

Più pro fa il pane asciutto a casa sua, che l'arrosto a casa d'altri.

52

Poca uva, molto vino; poco grano, manco pane.

53

Poco cacio (o poco pane) poco Sant'Antonio.

54

Qual pane hai, tal zuppa avrai.

55

Quando si ha fame il pane sa di carne.

56

Quando è poco pane in tavola, tienti il tuo in mano.

57

Se piove per l'Ascensa, metti un pane di meno in sulla mensa.

58

Se tu vedi del formento per Natale, ammazza il cane; se non lo vedi dagli del pane.

59

Sotto la neve pane e sotto l'acqua fame.

60

Tanto pane, tanto Sant'Antonio.

61

Tre cose rovinano la famiglia: moglie giovane, legna verde e pane caldo.

62

Un pane dura cento miglia, e cento pani non durano un miglio.

63

Uta muta Cananea, pane, pesce, sanguea, uliva e Pasqua fiorita (le domeniche di quaresima).

64

Veneziani, gran Signori, Padovani, gran dottori, Vicentini, magna gatti, Veronesi tutti matti, Udinesi castellani, col cognome di Furlani, Trevisani, pane e trippe, Rovigotti, Bacco e pippe, Cremaschi, fa cogioni, i Brescian, tagliacantoni, ne volete de' più tristi?

PANELLI

1

Mazze e panelli fanno i figli belli.

PANI

1

Non si può avere i pani a piccie.

2

O sassi o pani, bisogna aver qualcosa in man pei cani.

3

Un pane dura cento miglia, e cento pani non durano un miglio.

PANIA

1

Il tordo si fa la pania da sé stesso.

PANÌCO

1

Chi ha paura delle passere, non semini panìco.

2

Quando il fico serba il fico, tu, villan serba il panico.

PANIERE

1

Chi esce fuor del suo mestiere, fa la zuppa nel paniere.

2

Chi fa l'altrui mestiere (o chi esce fuor del suo mestiere) fa la zuppa nel paniere (oppure chi vuol far l'altrui mestiere).

3

Chi semina con l'acqua, raccoglie col paniere.

4

Non è sì trista spazzatura, che non s'adopri una volta l'anno, né sì cattivo paniere, che non s'adopri alla vendemmia.

5

Per San Michele (29 settembre), la succiola (o la giuggiola) nel paniere.

6

Se vuoi che l'amicizia si mantenga fai che un paniere vada e l'altro venga.

PANIONI

1

I panioni fermano, ma le civette chiamano.

PANNI

1

A Roma ci vogliono tre cose: pane, panni e pazienza.

2

A Viri Galilei mi spoglio i panni miei.

3

Alle prime rinfrescate si mette a prova la sanità. Ma pure s'intende a quest'altro modo, almeno in montagna dovpiù freddo: io ti conosco pover'uomo che non hai panni d'inverno da porti indosso.

4

Chi dei panni altrui si veste, presto si spoglia.

5

Chi fa onore ai panni, i panni fanno onore a lui.

6

Dio manda il freddo secondo i panni.

PANNO

1

Chi ha del panno, può menar la coda.

2

Chi ha poco panno, porti il vestito corto.

3

Chi veste di mal panno, si riveste due volte all'anno.

4

Il panno al colore, il vino al sapore.

5

Il sarto fa il mantello secondo il panno.

6

In panno fino sta la tarma.

7

Panno fatto, sole attende.

8

Panno senese, si rompe prima che si metta in dosso.

9

Panno vecchio presto schiantato.

PANTALON

1

Pantalon, paga per tutti.

PANTALONI

1

Sicilia dà i Covelli, Francolino i Graziani, Bergamo gli Zanni, Venezia i Pantaloni, e Mantova i buffoni.

PANTANINA

1

La segale nella polverina e il grano nella pantanina.

PANTANO

1

La rana avvezza nel pantano, se ell'è al monte torna al piano.

PAOLI

1

Tutto sta nel fare i primi paoli.

PAOLO

1

Chi loda San Pietro, non biasima San Paolo.

2

Non si dee dar tanto a Pietro, che Paolo resti indietro.

3

Sant'Antonio fa il ponte e San Paolo lo rompe.

PAPA

1

Chi più ne fa è fatto priore (o papa).

2

Dov'è il Papa, ivi è Roma.

3

Morto un papa, se ne fa un altro.

4

Papa per voce, Re per natura, Imperatore per forza.

5

Sa più il papa e un contadino, che il papa solo.

6

Soldati del Papa, otto a cavare una rapa;

PAPERI

1

I paperi cacciano l'oche fuori di casa.

2

I paperi menano a bere le oche.

PAPERO

1

Buon papero, cattiva oca.

2

Tanto beve l'oca quanto il papero.

PAR

1

A chi la va destra par savio.

2

A chi è in fallo, l'uno par due.

3

Alla candela, la capra par donzella.

4

Con un par di polli, si compra un podere.

5

Da una mucca a una donna ci corre un par di corna.

6

Detto senza fatto, ad ognun par misfatto.

7

Il villano, l'uomo grossolano parla e tratta da par suo.

8

La fiera par bella a chi vi guadagna.

9

Loda lo scarpello, attienti al pennello; costa manco, e par più bello.

10

Quando il villano è alla città, gli par d'essere il potestà.

11

Sempre par più grande la parte del compagno.

PARA

1

Carta para, tienla cara.

2

Coda corta non para mosche.

3

Para via malinconia, quel ch'ha da essere convien che sia.

4

Per San Gallo (16 ottobre) para via e non fai fallo.

PARADISO

1

E' meglio andare in paradiso stracciato, che all'inferno in abito ricamato.

2

I ricchi hanno il paradiso in questo mondo, e nell'altro, se lo vogliono.

3

L'Inghilterra è il paradiso delle donne, il purgatorio degli uomini e l'inferno dei cavalli.

4

Soli non si starebbe bene nemmeno in Paradiso.

PARAGGIO

1

Maggio non ha paraggio.

PARAGON

1

A paragon del molto che ignoriamo, è men di un niente quanto noi sappiamo.

2

Il magistrato è paragon dell'uomo.

PARAGONE

1

Al paragone si conosce l'oro.

2

L'oro si prova con la pietra di paragone e l'uomo con l'oro puro.

PARAGONI

1

I paragoni son tutti odiosi.

PARASSITI

1

Adulatori e parassiti son come i pidocchi.