PAROLE

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ORDINI

1

Negli ordini pari, i pareri son dispari.

ORDISCA

1

Chi vuol lavor gentile, ordisca grosso e trami sottile.

ORDISCE

1

L'uomo ordisce, e la fortuna tesse.

2

Uno ordisce la tela, e l'altro la tesse.

ORDITA

1

A tela ordita Dio manda il filo.

ORE

1

Chi risparmia i minuti guadagna le ore.

2

L'ore non tornano indietro.

3

Le ore del mattino hanno l'oro in bocca.

4

Le ore della mattina hanno l'oro in bocca.

ORECCHI

1

I libri parlano allo spirito, gli amici al cuore, il cielo all'anima e tutto il resto agli orecchi.

2

Il campanello di camera è il peggio suono che si possa avere negli orecchi.

3

Il piano ha occhi, e il bosco orecchi.

4

Le buone donne non hannoocchiorecchi.

5

occhi in lettere, né mani in tasca, né orecchi in segreti d'altri.

6

Un buon paio d'orecchi stancano cento male lingue.

ORECCHIA

1

Tante volte al pozzo va la secchia, ch'ella vi lascia il manico o l'orecchia.

ORECCHIE

1

A parole lorde, orecchie sorde.

2

Chi ha orecchie intenda, chi ha denaro spenda.

3

Chi ha orecchie per intendere intenda.

4

Guardati dai fanciulli che ascoltano: anche i piccoli vasi hanno le orecchie.

ORECCHINA

1

Se tu vuoi empir le tina, zappa il miglio in orecchina.

ORECCHIO

1

Chi ha un orecchio solo, spesso se lo netta.

2

La pulce ch'esce di dietro l'orecchio col diavolo si consiglia.

3

Sacco pieno rizza l'orecchio.

ORGOGLIO

1

Ad orgoglio non mancò mai cordoglio.

2

L'orgoglio va adoperato come il pepe.

3

Se l'orgoglio fosse un'arte, vi sarebbero molti maestri.

ORLANDO

1

Con la disperazione degli innamorati mai non la volse Orlando.

2

Molti parlan d'Orlando che non vider mai il suo brando.

3

Neanche Orlando ne voleva più d'uno.

4

Tal pare Orlando, che poi è una pecora.

ORNAMENTO

1

Una buona famiglia è l'ornamento della cittá.

ORO

1

A nemico che fugge ponti d'oro.

2

Al paragone si conosce l'oro.

3

Amici, oro, e vin vecchio son buoni per tutto.

4

Chi butta via oro con le mani, lo cerca co' piedi.

5

Chi combatte con l'oro e con l'argento, la vittoria non gli può mancare.

6

Chi combatte con la spada d'oro, ha in mano la vittoria.

7

Chi non può ber nell'oro, beva nel vetro.

8

Chi pesca con l'amo d'oro, qualcosa piglia sempre.

9

Chi viaggia con le scarpe d'oro, può arrivare sino alla fine del mondo.

10

Col denaro (o con l'oro) tutto si compra.

11

Colle chiavi d'oro s'apre ogni porta.

12

Con l'oro non si compravirtùingegno.

13

Con l'oro, meglio che con l'eloquenza, si prova la propria innocenza.

14

Con un cavallo d'oro si va per tutto il mondo.

15

Con una bacchetta d'oro si può spillar vino da una roccia.

16

Donna che regge all'oro, val piu d'un gran tesoro

17

Dono di consiglio più vale che d'oro.

18

Dove l'oro parla, la lingua tace.

19

I chiavistelli s'ungon con l'oro.

20

Il mattino ha l'oro in bocca.

21

Il suon dell'oro frolla le più dure colonne.

22

Il veleno si beve nell'oro.

23

In guaina d'oro, coltello di piombo.

24

L' oro convince perfino il diavolo a spingere la mola.

25

L'aratro ha la punta di ferro; la zappa l'ha d'argento; D'oro l'ha la vanga; e quando vuoi far lavoro degno, metti tra la vanga molto ferro e poco legno.

26

L'onore porta oro, ma non l'oro l'onore.

27

L'oro cede alla virtù come l'argento all'oro.

28

L'oro non compra tutto.

29

L'oro non si macchia.

30

L'oro non è né buonocattivo, ma tale lo rende chi ne fa uso.

31

L'oro presente causa timore, assentedolore.

32

L'oro rende sordo e la fortuna cieco.

33

L'oro s'affina al fuoco e l'amico nelle sventure.

34

L'oro schiude le porte della terra e la virtù quelle del cielo.

35

L'oro si prova con la pietra di paragone e l'uomo con l'oro puro.

36

La fama nell'arte val piú dell'oro.

37

La parola è d'argento, il silenzio è d'oro.

38

La pecora ha l'oro sotto la coda.

39

La prim'acqua d'aprile vale un carro d'oro con tutto l'assile.

40

La prima oliva è oro, la seconda argento, la terza non val niente.

41

La terra non avvilisce l'oro.

42

La vanga ha la punta d'oro.

43

Le ore del mattino hanno l'oro in bocca.

44

Le ore della mattina hanno l'oro in bocca.

45

Martello d'oro non rompe le porte del cielo.

46

Meglio un'oncia di libertà che dieci libbre d'oro.

47

Mercante di vino, mercante poverino; mercante d'olio, mercante d'oro.

48

Non l'oro ma il cuore fa l'uomo ricco.

49

Non è tutt'oro quello che luce (o che luccica).

50

Se le donne fossero d'oro, non varrebbero un quattrino.

51

Sotto piombo si trovano le vene d'oro.

52

Trova un amico e troverai un tesoro, dice la Bibbia e son parole d'oro.

53

Tutto è fumo e vento, fuorché l'oro e l'argento.

54

Un uomo di paglia vuole una donna d'oro.

55

Val più un'oncia di reputazione che mille libbre d'oro.

56

Vuoi tu aprire qualunque porta? Chiavi d'oro teco porta.

ORSA

1

All'orsa paion belli i suoi orsacchini.

ORSACCHINI

1

All'orsa paion belli i suoi orsacchini.

ORSO

1

Buon cane non trova buon orso (o non trova lepri).

2

Chi dal Lotto spera soccorso, mette il pelo come un orso.

3

Chi divide la pera (o il mèl) coll'orso, n'ha sempre men che parte.

4

L'orso sogna pere.

5

Non si vende la pelle prima che s'ammazzi l'orso.

6

Prima di vender la pelle bisogna aver ferito l'orso.

ORTI

1

La pazienza è una buon'erba ma non cresce (o nasce) in tutti gli orti.

ORTICA

1

Chi ha il cul nell'ortica, spesse volte gli formica.

ORTICHE

1

Gettare la tonaca alle ortiche.

2

Nel campo lavorato non crescono le ortiche.

ORTIGNANO

1

A Ortignano, chi non è birro non è cristiano.

ORTO

1

Chi ha un buon orto, ha un buon porco.

2

Chi non ha orto e non ammazza porco, tutto l'anno sta a muso torto.

3

Il sol d'agosto, inganna la massara nell'orto.

4

Io sto coi frati e zappo l'orto.

5

L'acqua fa l'orto.

6

La donna e l'orto vuole un sol padrone.

ORTOLAN

1

Chi vuol provar le pene dell'inferno, d'estate il fabbro e l'ortolan d'inverno.

ORTOLANO

1

Can dell'ortolano, non mangia la lattuga, e non la lascia mangiare agli altri.

2

Gallo di mugnaio, gatto di beccaio, garzone d'oste, ortolano di frati e fattor di monache.

3

Maggio ortolano (cioè acquoso), molta paglia e poco grano.

ORZO

1

Cavallo da battaglia tienilo a orzo e paglia.

ORZÒLA

1

L'orzòla, dopo due mesi va e ricòla.

OSCURA

1

Bruma oscura tredura; se vien di trotto, dura più d'otto.

OSCURO

1

Nell'oscuro si vede meglio con uno che con due occhi.

2

Quel che si fa all'oscuro apparisce al sole.

OSPEDALE

1

Fare la cambiale porta l'uomo in ospedale.

OSPITE

1

L'ospite è come il pesce: dopo tre giorni puzza.

OSSA

1

Grosseto ingrossa, Batignano fa la fossa, Paganico sotterra l'ossa.

2

Nota in figura che qui significa in carne e in ossa: Dante l'usò per effigie.

3

Ognuno c'è per l'ossa e per la pelle.

OSSERVANTI

1

Frati osservanti risparmiano il suo e mangiano quel degli altri.

OSSERVARE

1

Da Natale a Carnevale non c'è vigilia da osservare, se San Mattia non appare.

2

E' meglio non avere legge che non farla osservare.

OSSERVI

1

Chi vuol conservare un amico, osservi tre cose: l'onori in presenza, lo lodi in assenza, l'ajuti ne' bisogni.

OSSI

1

Figlie da maritare, fastidiose da governare, ovvero, ossi duri da rosicare.

OSSO

1

Chi ti dà un osso, non ti vorrebbe veder morto.

2

Guarda il tuo coltello dall'osso.

3

Il cane rode l'osso perché non lo può inghiottire.

4

Il drappo corregge il dorso, e la carne concia l'osso.

5

La lingua non ha osso ma fa rompere il dosso.

6

Tutto s'accomoda fuor che l'osso del collo.

OSTE

1

Chi fa i conti avanti l'oste, gli convien farli due volte.

2

Chi ha accordato l'oste, può andare a dormire.

3

Chi è oste o fornaio, e fa il barcaruolo, dato gli sia d'un mazzuolo.

4

Fidarsi alla buona stagione d'aprile, è come fare i conti innanzi l'oste.

5

Gallo di mugnaio, gatto di beccaio, garzone d'oste, ortolano di frati e fattor di monache.

6

Invito d'oste non è senza costo.

7

Non domandare all'oste se ha buon vino.

8

Oste antico, nemico moderno.

9

Quando l'oste è sull'uscio, l'osteria è vuota.

10

Una ne pensa il ghiotto, un'altra il tavernaio (o l'oste).

OSTERIA

1

Chi ha buona cantina in casa non va pel vino all'osteria .

2

Il furfante in ogni luogo trova tre cose, osteria, prigione e spedale.

3

In chiesa co' santi, e all'osteria co' ghiottoni.

4

Non ti far capo della compagnia, perché è il capo che paga l'osteria.

5

Quando l'oste è sull'uscio, l'osteria è vuota.

OSTI

1

Coscienza di mugnai (o di fornai), coscienza d'osti.

2

Figliuole d'osti e caval di mugnai, non te n'impacciar mai.

3

Le disgrazie son come le tavole degli osti.

OSTINARSI

1

Il peccare è da uomini, l'ostinarsi è da bestie.

OSTINAZIONE

1

La veste de' dottori è foderata dell'ostinazione de' clienti.

OTO

1

Sete, oto e nove l'acqua non si move, vinti, vintun e ventidò, l'acqua non va né in su né in giò.

OTTIENE

1

Chi lo letamina l'ottiene, chi lo pota lo costringe a fruttar bene.

2

Chi più grida (o urla) ha più ragione (o ottiene di più).

3

Col dire e col dare tutto s'ottiene.

4

Con le buone maniere tutto s'ottiene.

5

Un cuor magnanimo vuol sempre il bene anche se il premio mai non ottiene.

OTTO

1

A' cinque d'aprile, il cucco dee venire; se non viene a' sette o agli otto, o ch'è preso o che è morto.

2

Bruma oscura tredura; se vien di trotto, dura più d'otto.

3

Dall'otto al nove l'acqua non si muove.

4

E' vero (o chiaro, evidente) come due e due fanno quattro (o come quattro e quattro fanno otto).

5

Le novità duran tre dì, e quando van di trotto, le non duran più d'otto.

6

Norcino di sette faccie, e otto se bisognano.

7

Quando canta il botto (cioè la state, quando canta il ranocchio), rasciuga un dì quanto non piove in otto (ovvero rasciuga più in un dì che il verno in otto).

8

Sette cose pensa l'asino e otto l'asinaio.

9

Soldati del Papa, otto a cavare una rapa;

OTTOBLE

1

Gennaio zappatore, febbraio potatore, marzo amoroso, aprile carciofaio, maggio ciliegiaio, giugno fruttaio, luglio agrestaio, agosto pescaio, settembre ficaio, ottoble mostaio, novembre vinaio, dicembre favaio.

OTTOBRE

1

A San Simone (28 ottobre) il ventaglio si ripone; a Ognissanti, manicotto e guanti.

2

A Santa Reparata (8 ottobre) ogni oliva olivata (ovvero inoliata).

3

D'ottobre il vino nelle doghe.

4

Da San Gallo (16 ottobre) ara il monte e semina la valle.

5

O molle o asciutto, per San Luca (18 ottobre) semina.

6

Per San Gallo (16 ottobre) para via e non fai fallo.

7

Per San Simone (28 ottobre), la nespola ripone.

8

San Luca ( 18 ottobre) il tordo trabuca.

9

Se piove per San Gorgonio (9 settembre), tutto l'ottobre è un demonio.

OTTONE

1

Ottone, rame e stagno, assai denari e poco guadagno.

OVA

1

Il cuculo fa l'ova nel nido della sterpazzuola.

2

Quando si bagnano le Palme si bagnano anche l'ova.

OVAIO

1

Gennaio, ovaio.

OVO

1

Il ladro dell'ago va all'ovo, dall'ovo al bue, dal bue alla forca.

OVUNQUE

1

Ovunque vai, fa' come vedrai.

OVVERO

1

A Santa Reparata (8 ottobre) ogni oliva olivata (ovvero inoliata).

2

All'uom dabbene avanza la metà del cervello, al tristo non sta tutto (ovvero non basta quello che ha).

3

Alla prim'acqua d'agosto pover'omo ti conosco (ovvero il caldo s'è riposto).

4

Alle tre si cuoce il pane (ovvero si corre il palio, o si dà il cavallo).

5

Amici a scelta, e parenti come sono (ovvero come uno gli ha).

6

Amore e tosse (ovvero amore, sonno e rogna) non si nascondono.

7

Bisogna far lo sciocco per non pagar il sale (ovvero il minchione per non pagar gabella).

8

Chi affoga s'appiccherebbe alle funi del cielo (ovvero s'attaccherebbe ai rasoi).

9

Chi per amor si piglia, per rabbia si lascia (ovvero per rabbia si scapiglia).

10

Chi rompe paga, e porta via i ciottoli (ovvero i cocci son sua).

11

Chi si fida, è l'ingannato (ovvero rimane ingannato).

12

Cicisbei e ganzerini fanno vita da facchini (ovvero fan la vita de' facchini).

13

Dal detto al fatto c'è un gran tratto (ovvero c'è un bel tratto).

14

Fatto un certo che, la roba si fa da sé (ovvero la roba vien da sé).

15

Figlie da maritare, fastidiose da governare, ovvero, ossi duri da rosicare.

16

Gennaio fa il peccato, e maggio è il condannato (ovvero e maggio n'è incolpato).

17

Il bene va preso quando si può avere (ovvero quando Iddio lo manda).

18

La vipera (o la biscia) morde il ciarlatano (ovvero si rivolta al ciarlatano).

19

Per Santa Caterina (25 novembre), la neve alla collina (ovvero o neve o brina o tira fuori la fascina).

20

Povertà, fa viltà (ovvero fa l'uomo vile).

21

Quando canta il botto (cioè la state, quando canta il ranocchio), rasciuga un dì quanto non piove in otto (ovvero rasciuga più in un dì che il verno in otto).

22

Quando canta il cucco (cioè di primavera), un giorno molle e l'altro asciutto (ovvero un'ora bagna e l'altra è asciutto).

23

Trulli trulli, chi se li è fatti, se li culli (ovvero chi gli ha fatti gli trastulli).

24

Una ne paga cento (ovvero una le paga tutte).