PAROLE

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GAUDEAMUS

1

Al mangiare gaudeamus, al pagare suspiramus.

GAUDIO

1

Gaudio di piazza, tribolo di casa.

2

Mal comune mezzo gaudio.

GAZZA

1

Bisogna pelar la quaglia (o la gazza) senza farla stridere

GAZZE

1

Le donne son sante in chiesa, angele in istrada, diavole in casa, civette alla finestra, e gazze alla porta.

GAZZERA

1

Nido fatto, gazzera morta.

GELO

1

Bianco gelo, d'acqua è messaggero.

2

caldogelo non restò mai in cielo.

GELOSI

1

Donne e uomini gelosi, son pericolosi.

GELOSIA

1

Amor dà per mercede, gelosia e rotta fede.

2

Amor, dispetto, rabbia e gelosia sul core d'ogni donna han signoria.

3

Amore e gelosia nacquero insieme.

4

E' lieve astuzia ingannar gelosia, che tutto crede quand'è in frenesia.

5

Frenesia, gelosia, eresia, mai son sanate per alcuna via.

6

Gelosia viene per impotenza, per opinione e per esperienza.

7

La gelosia scopre l'amore.

8

La gelosia é una passione che cerca avidamente quel che tormenta.

9

Meglio il marito senza amore che con gelosia.

10

Nella gelosia c'è piú amor proprio che amore.

11

Non c'é amore senza gelosia.

12

Per pazza gelosia che lo martella, cozza il toro col toro, e lo sbudella.

GELOSO

1

Chi è geloso, è becco.

2

E' meglio esser geloso che becco.

GELSO

1

Col tempo una foglia di gelso diventa di seta.

2

Pasqua, voglia o non voglia non fu mai senza foglia (o foglia di gelso).

GEMINIANO

1

San Geminiano dalle belle torri e dalle belle campane,gli uomini brutti, e le donne befane.

GENERA

1

Grande amicizia genera grand'odio.

2

II bisogno genera coraggio.

3

L'abbondanza genera fastidio.

4

L'errore, anche se cieco, genera spesso figli con la vista.

5

La fatica genera la scienza, come l'ozio la demenza.

GENERI

1

Con una figliuola si fanno due generi.

GENERO

1

Amicizia di genero, sole d'inverno.

GENEROSITÁ

1

La generositá è piú lodata che imitata.

GENEROSO

1

Chi e' generoso e' sempre forte.

2

Il generoso arricchisce donando e l'avaro impoverisce serbando.

3

Il generoso si crede ricco e l'avaro povero.

GENGIVE

1

Chi mangia la midolla con i denti, mangia la crosta con le gengive.

GENIA

1

Brozzi (o Sesto) Peretola e Campi son la peggio genia che Cristo stampi.

GENITORI

1

Ama i genitori se sono buoni; soffri e taci se sono cattivi.

2

Chi disprezza i genitori non ha timor di Dio.

3

Chi non vuol ubbidire ai genitori, ubbidirá al carceriere.

4

Dar retta ai genitori è lode ai figli.

5

Dio, genitori e maestri non si posson mai ricompensare.

6

I genitori negligenti non allevano buoni figlioli.

7

La condotta dei genitori é la guida dei figli.

8

Se vuoi fra i vivi far lunga dimora, i genitori tuoi ama e onora.

GENNAIO

1

A mezzo gennaio, metti l'operaio.

2

A mezzo gennaio, mezzo pane e mezzo pagliaio.

3

Chi vuole un buon agliaio, lo ponga di gennaio.

4

Gennaio e febbraio mettiti il tabarro.

5

Gennaio e febbraio, empie o vuota il granaio.

6

Gennaio fa il peccato, e maggio è il condannato (ovvero e maggio n'è incolpato).

7

Gennaio fa il ponte e febbraio lo rompe.

8

Gennaio forte tutti i vecchi si auguran la morte.

9

Gennaio ingenera, febbraio intenera (marzo imboccia).

10

Gennaio secco, lo villan ricco.

11

Gennaio zappatore, febbraio potatore, marzo amoroso, aprile carciofaio, maggio ciliegiaio, giugno fruttaio, luglio agrestaio, agosto pescaio, settembre ficaio, ottoble mostaio, novembre vinaio, dicembre favaio.

12

Gennaio, ovaio.

13

Guardati dalla primavera del gennaio.

14

Il grano freddo di gennaio, il mal tempo di febbraio, il vento di marzo, le dolci acque di aprile, le guazze di maggio, il buon mieter di giugno, il buon batter di luglio, le tre acque d'agosto con la buona stagione, vagliono più che il tron di Salomone.

15

La neve di gennaio diventa sale, e quella d'aprile farina.

16

Mezzo gennaio, il sole nel pagginaio; mezzo ferriere, morto è chi non rinviene; mezzo marzo, chi non rinviene è morto affatto.

17

Ogni gatta ha il suo gennaio

18

Per San Bastiano (20 gennaio), sali il monte e guarda il piano; se vedi molto, spera poco; se vedi poco, spera assai.

19

Quando canta il pigozzo (picchio) di gennaio, tieni a mano il pagliaio.

20

Sant'Agnese (21 gennaio), il freddo è per le siepi.

21

Sant'Antonio (17 gennaio), gran freddura, San Lorenzo gran caldura, l'uno e l'altro poco dura.

GENNAR

1

Nel mese di gennar la vecchia sta in tirar.

GENOVA

1

A Roma dottori, a Napoli ladroni, a Genova scavezzi, a Milan tagliacantoni, a Venezia forestieri, a Fiorenza scardassieri.

2

Genova, aria senza uccelli, mare senza pesce, monti senza legna, uomini senza rispetti.

3

Genova, prende e non rende.

4

Milano la grande, Vinegia la ricca, Genova la superba, Bologna la grassa, Firenze la bella, Padova la dotta, Ravenna l'antica, Roma la santa.

GENOVESE

1

Fiorentini innanzi al fatto; veneziani sul fatto; senesi dopo il fatto; tedeschi alla stalla; francesi alla cucina; spagnoli alla camera; italiani ad ogni cosa; pisantin pesa l'uovo; milanese spanchiarol; veronese cavoso; fiorentin cieco; bolognese matto; mantuan bulhar; ferrarese gambamarze; romagnuolo d'ogni pelo; spagnolo bianco; lombardo rosso; tedesco negro; schiavone piccolo; genovese guercio; veneziano gobbo.

2

Genovese aguzzo, piglialo caldo.

3

Nave genovese, e mercante fiorentino.

GENTE

1

A sta troppo con la gente se gli viene a noia.

2

A tavola e a tavolino si conosce la gente.

3

Acqua, fumo e mala femmina cacciano la gente di casa.

4

Anche la gente accorta erra, ma non cosí spesso come la sciocca.

5

Anche lui era di quella "gente che non hanno nemmeno un padrone."

6

Artigiano che non mente, non ha mestier fra la gente.

7

Dove la fortuna giuoca più che il senno, la gente vi corre.

8

Gente allegra Dio l'aiuta.

9

Gente assai, fanno assai, ma mangian troppo, (o grande schiamazzo e lavoro mai).

10

Gente di confini o ladri o assassini.

11

La tigna e il maldicente è peggio di tutta la gente.

12

Montanini e gente acquatica, amicizia e poca pratica.

13

Ognuno ha le sue magagne occulte; ed anche, ognuno ha gente che campano alle sue spalle.

14

Quando Venezia comandava, si desinava e si cenava, coi Francesi, buona gente, si desinava solamente.

15

Tra gente sospettosa, conversare è mala cosa.

16

Viver parcamente arricchisce la gente.

GENTILE

1

Chi vuol lavor gentile, ordisca grosso e trami sottile.

2

Chi è più gentile, più s'arrende.

3

D'aprile, va il villano e il gentile.

4

Parma bell'arma, Reggio gentile e Modena un porcile.

GENTILEZZA

1

Dolce parlare fa gentilezza.

2

Gentilezza corre la prima al perdono.

3

Onestà e gentilezza sovrastano ogni bellezza.

4

Ricchezza non fa gentilezza.

GENTILUOMINI

1

Velluto a' servitori, e rascia a' gentiluomini.

GERMANIA

1

Spagna magra, Francia grassa, Germania la passa.

GERMANO

1

Chi non ha amico o germano, non ha forza in braccio né in mano.

GERMOGLIARE

1

Chi getta un seme lo deve coltivare, se vuol vederlo con il tempo germogliare.

GESTI

1

I pazzi si conoscono a' gesti.

GESÙ

1

A chi non ha da far Gesù gliene manda.

2

La roba che guarda in su l'è tutta di Gesù.

GETTA

1

Chi getta la sua roba al popolazzo,si trova vecchio poi, povero e pazzo.

2

Chi getta un seme lo deve coltivare, se vuol vederlo con il tempo germogliare.

GETTALA

1

Pasqua in giove vendi la cappa e gettala a' buoi.

GETTAMI

1

Legami mani e piei, e gettami tra' miei.

GETTAR

1

All'apparir degli uccelli non gettar seme in terra.

GETTARE

1

Gettare il sasso e nascondere la mano.

2

Gettare la tonaca alle ortiche.

GETTATA

1

Parole di bocca e pietra gettata,

GHERONI

1

Quel che non va nelle maniche va nei gheroni.

2

Quel che non va nelle maniche, va ne' gheroni.

GHIANDE

1

Il porco sogna ghiande.

2

Scrofa magra, ghiande s'insogna.

GHIANDOSA

1

Chi ha a morir di ghiandosa (peste), non gli vale far casotti in campagna.

GHIANDOSO

1

Anno ghiandoso, anno cancheroso.

GHIBELLIN

1

Guelfo non son, né ghibellin m'appello, A chi mi dà rivolterò il mantello.

GHIOTTI

1

Non istanno bene due ghiotti a un tagliere.

GHIOTTO

1

La povertà gastiga il ghiotto.

2

Una ne pensa il ghiotto, un'altra il tavernaio (o l'oste).

GHIOTTONI

1

In chiesa co' santi, e all'osteria co' ghiottoni.

GHIRLANDA

1

Una ghirlanda costa un quattrino, e non istà bene in capo a ognuno.

GHIRLINDÒ

1

Quando canta il Ghirlindò (o Ghirlingò), chi ha cattivo padron mutar lo può.

GHIRLINGÒ

1

Quando canta il Ghirlindò (o Ghirlingò), chi ha cattivo padron mutar lo può.

GIÀ

1

Gallina che non becca ha già beccato.

2

Grano già nato non è mai perso.

3

Quando il piccolo parla, il grande ha giá parlato.

GIACE

1

Chi muor giace, e chi vive si dà pace.

2

Il morto (o chi muore) giace, il vivo (o chi vive)si dà pace.

3

L'avvenire giace sulle ginocchia di Giove.

4

Nella cassa dell'avaro, il diavolo vi giace dentro.

5

Rare volte il diavolo giace morto nella fossa.

GIAGUARO

1

Essere l'amico del giaguaro.

GIALLO

1

Il bianco e il rosso va e vien, ma il giallo si mantien;anzi il giallo è un color forte che dura anche dopo morte.

2

Tutto il rosso non è buono, e tutto il giallo non è cattivo.

GIAMMAI

1

Andare scalzo e seminar fondo, non arricchì giammai persona al mondo.

2

Giammai col bramare, il sacco puoi colmare.

3

Non mancò giammai da fare a chi ben vuol trafficare.

4

Parla poco e ascolta assai, e giammai non fallirai.

GIARDINAIO

1

Maggio giardinaio non empie il granaio.

GIARDINI

1

Figlie, vigne, e giardini, guardale dai vicini.

2

I giardini belli vuotano i borselli.

3

L'erba voglio non cresce neanche nel giardino (o nei giardini) del re.

4

cavalligiardini, non son pe' poverini.

5

Udine, giardini senza fiori, castel senza cannoni, fontane senz'acqua, nobiltà senza creanza.

GIARDINO

1

L'erba voglio non cresce neanche nel giardino (o nei giardini) del re.

2

La Lombardia è il giardino del mondo.

3

Nel giardino del tempo cresce il fiore della consolazione.

GIGLIO

1

Chi va al canto al Giglio e non inciampa, può ir sicuro in Francia.

GINOCCHIA

1

L'avvenire giace sulle ginocchia di Giove.

GIÒ

1

Sete, oto e nove l'acqua non si move, vinti, vintun e ventidò, l'acqua non va né in su né in giò.

GIOCA

1

Assai vince chi non gioca.

2

Chi gioca a primiera e non va a primiera, perde a primiera.

3

Chi gioca a' trionfini, perde la pazienza e i quattrini.

4

Chi gioca al Lotto è un gran merlotto.

5

Chi gioca al Lotto, in rovina va di botto.

6

Chi gioca di piè, non paga i suoi debiti.

7

Chi gioca di piè, paga di borsa.

8

Chi gioca per bisogno, perde per necessità.

9

Chi gioca, non dorme.

10

Dove si gioca, il diavolo vi si trastulla.

11

Si gioca per vincere.

GIOCAR

1

A voler star pari col contadino bisogna giocar di zero.

GIOCARE

1

Giocare e perdere lo sanno far tutti.

2

Non bisogna giocare con chi propone i giochi.

3

Non ti mettere a giocare, se non vuoi pericolare.

4

Ognuno sa giocare, quando la gli dice bene.

GIOCATOR

1

Carta che venga, giocator si vanti.

GIOCHERÀ

1

Chi perde, giocherà, se l'altro vuole.

GIOCHI

1

Chi ha fortuna in amor non giochi a carte.

2

Chi non vuol perdere, non giochi.

3

Chi si vuol riaver, non giochi più.

4

Fortunato (o chi ha fortuna) in amor non giochi a carte.

5

Non bisogna giocare con chi propone i giochi.

GIOCO

1

Al balordo mutagli gioco.

2

Al gioco si conosce il galantuomo.

3

Alla fin del gioco, tanto va nel sacco il re quanto la pedina.

4

Chi presta sul gioco, piscia sul fuoco.

5

Chi sa il gioco non l'insegni.

6

Chi sta a vedere, ha due terzi del gioco.

7

Chi va al gioco, perde il loco.

8

Chi è sfortunato al gioco è fortunato in amore.

9

Denari di gioco, oggi te li do, domani te li tolgo.

10

Gioco di mano, gioco di villano.

11

Il gioco di bambara, chi più vede manco impara.

12

Il gioco ha il diavolo nel core.

13

Il gioco risica la vita e rosica la roba.

14

Il gioco vien dall'ira, uno paga e l'altro tira.

15

Il gioco è guerra.

16

Il troppo e il poco guasta il gioco.

17

Non comincia fortuna mai per poco, quando un mortal si piglia a scherno e gioco.

18

Non si deve far torto al gioco.

19

Ogni bel gioco dura poco.

20

Quando è perduto il re, è finito il gioco.

21

Triste è quel gioco, dove si teme il fuoco.

GIOGO

1

Beato chi porta il giogo a buon'ora.