PAROLE

PROVERBI (In blu le parole cliccabili)

FAREBBE

1

Chi avesse quel che non ha, farebbe quel che non fa.

2

Se il serpente non mangiasse del serpente, non si farebbe drago.

3

Tal grida palle palle, che farebbe dálle, dálle.

FAREBBERO

1

Se non si maritassero altro che le belle, che cosa farebbero le brutte?

FARFALLA

1

Chi tosto crede, ha l'ale di farfalla.

2

Ciò che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.

FARGLI

1

A volere fare un valente, convien fargli villania.

FARINA

1

A can che lecchi cenere non gli fidar farina.

2

Chi fugge la mola, scansa la farina.

3

Chi ha la farina (o il grano) non ha le sacca, e chi ha il sacco non ha la farina.

4

Chi sfugge la mola, scansa la farina.

5

Chi vince la prima, perde il sacco e la farina.

6

Chi vince prima, perde il sacco e la farina.

7

Con la sola farina non si fa pane.

8

La farina del Diavolo va tutta in crusca.

9

La neve di gennaio diventa sale, e quella d'aprile farina.

10

Le chiacchiere non danno farina.

11

Le chiacchiere non fanno farina.

12

Quando Dio ci dà la farina, il diavolo ci toglie il sacco.

13

Quando Dio dà la farina il diavolo ci leva il sacco.

14

Tirannia, tumulto e farina, delle città son la rovina.

15

Tutto il bianco non è farina.

FARLA

1

Bisogna pelar la quaglia (o la gazza) senza farla stridere

2

E' meglio non avere legge che non farla osservare.

3

Una nuova legge e' presto fatta, il difficile è farla bene.

FARLI

1

Chi fa i conti avanti l'oste, gli convien farli due volte.

FARLO

1

Il male è male a farlo, ma peggio a pubblicarlo.

2

Il primo servigio che faccia il figliuolo al padre, è il farlo disperare.

FARMACISTA

1

E' meglio spendere i soldi dal macellaio che dal farmacista.

FARNE

1

Il primo grado di pazzia è tenersi savio, il secondo farne professione, il terzo sprezzare il consiglio.

2

Non ti fidare se puoi farne a meno o (se puoi far di meno).

3

Non è ricco chi il denaro tiene chiuso, ma chi lo spende per farne buon uso.

FARÒ

1

Fammi indovino, ti farò ricco.

2

Fammi povera, ti farò ricco.

FARSI

1

Bisogna servire il tempo e dal tempo farsi servire.

2

Chi vuol farsi amare, amabile deve diventare.

3

E' un farsi maggior male, il lasciarsi vincere dal male.

4

Non bisogna fare (o farsi) il diavolo più nero che non è.

5

Val più un piacere da farsi che cento di quelli fatti.

FARTI

1

Vuoi tu farti creder donna beata, parla di tua cognata.

FASCI

1

Piccole ruote portano gran fasci.

FASCIA

1

Bello in fascia, brutto in piazza.

2

Brutto in fascia, bello in piazza.

3

Chi più fascia meno sfascia.

FASCIARSI

1

Non bisogna fasciarsi la testa prima d'essersela rotta.

FASCINA

1

Per Santa Caterina (25 novembre), la neve alla collina (ovvero o neve o brina o tira fuori la fascina).

FASCIO

1

Fare di ogni erba un fascio.

FASTELLA

1

Anno susinao, poche fastella.

FASTELLI

1

Aver più ritortole che fastelli.

FASTIDI

1

Figlioli piccoli fastidi piccoli, figlioli grandi fastidi grandi.

2

Figliuoli piccoli, fastidi piccoli, figliuoli grandi, fastidi grandi.

3

I fastidi dei padroni sono i conviti dei servitori.

4

Tanti ha fastidi chi dee avere, che chi deve dare.

5

Un carro di fastidi non paga un quattrin di debito.

FASTIDIO

1

L'abbondanza genera fastidio.

FASTIDIOSA

1

S'è grande, è oziosa; s'è piccola, è viziosa; s'è bella è vanitosa; s'è brutta, è fastidiosa.

FASTIDIOSE

1

Figlie da maritare, fastidiose da governare, ovvero, ossi duri da rosicare.

FATE

1

Fate del bene al lupo, che il tempo l'ha ingannato.

2

Fate del bene al villano, dirà che gli fate del male.

3

Fate quel che dico e non quel che faccio.

FATICA

1

A gloria non si va senza fatica.

2

Chi fatica in giovinezza, gode i frutti in vecchiezza.

3

Chi fatica non pecca.

4

Chi fugge fatica, non fa la casa a tre solai.

5

Chi fugge la fatica, fugge la fortuna.

6

Chi fugge la fatica, non fa la casa a tre piani.

7

Chi mal si marita,non esce mai di fatica.

8

Chi non vuol durar fatica in questo mondo, non ci nasca.

9

Chi non vuol far fatica, in questo mondo non vi nasca.

10

Chi troppo scende, con fatica rimonta.

11

Ci vuol molta fatica a salir sulla ruota della fortuna.

12

E' più fatica voler fare il signore senza sostanze che lavorar tutto il giorno.

13

Fatica e diverrai savio.

14

L'abitudine alleggerisce la fatica.

15

La fatica genera la scienza, come l'ozio la demenza.

16

La fatica mette l'appetito.

17

La fatica promette il premio, la perseveranza lo porge.

18

La fatica è la madre del sapere.

19

La ricchezza non s'acquista senza fatica, non si possiede senza timore, non si gode senza peccato, non si lascia senza dolore.

20

Ogni fatica merita ricompensa.

21

Quello che si acquista con maggior fatica, costa piú caro.

22

Segui la formica se vuoi viver senza fatica.

23

Si dura più fatica a tacere che a parlare.

24

Sposare una vedova è fatica doppia.

25

Una piccola fatica ne risparmia spesso una grande.

FATICARE

1

Mentre gli altri si sollazzano nel carnevale, a' poveri tocca faticare per vivere.

FATICHE

1

Le fatiche trova assai leggere chi le fa con giudizio e volentieri.

2

Nelle lunghe fatiche della state il migliore conforto ed aiuto è il vino.

FATO

1

Chi vive in libertà, non tenti il fato.

FATTA

1

A roba fatta non manca compratore.

2

Casa fatta e terra sfatta.

3

Casa fatta e vigna posta, mai si paga quanto costa..

4

Casa fatta e vigna posta, non si sa quel che la costa.

5

Casa fatta, possession disfatta.

6

Chi ha fatta la roba, può far la persona.

7

Chi l'ha fatta, si guardi.

8

Chi la fa, chi la disfà, e chi la trova fatta.

9

Cosa fatta, capo ha.

10

Fatta la festa, non v'è chi spazzi la sala.

11

Fatta la legge, pensata la malizia.

12

Fatta la legge, pensato l'inganno.

13

Fatta la roba, facciam la persona.

14

Il bianco e il nero han fatta ricca Vinegia.

15

L'Italiano è saggio prima di fare una cosa, il Tedesco quando la fa, e il Francese quando è bell'e fatta.

16

La burla non è bella, se la non è fatta a tempo

17

La carita' e ben fatta anche al diavolo.

18

La giustizia è fatta come il naso, che dove tu lo tiri viene.

19

La guerra non è fatta per i poltroni.

20

La limosina è fatta bene anco al Diavolo.

21

La paura è fatta di niente.

22

La roba è fatta per i bisogni.

23

Legge fiorentina, fatta la sera e guasta la mattina.

24

Non fu fatta mai tanto liscia di notte, che non si risapesse di giorno.

25

Opera fatta, maestro in pozzo.

26

Scarpa ben fatta, bella ciabatta.

27

Tra Pasqua e Pasqua non è vigilia fatta.

28

Una nuova legge e' presto fatta, il difficile è farla bene.

FATTE

1

Le cose vanno fatte quando se ne sente il bisogno.

2

Non ruinan le case fatte in carta, ma murate in terra sì.

3

Tutte le cose che fanno i Principi, son ben fatte.

FATTI

1

A fare i fatti suoi uno non s'imbratta le mani.

2

Buone parole e cattivi fatti ingannano i savî e i matti.

3

Chi davvero aiutar vuole, abbia più fatti che parole.

4

Chi di dieci passi n'ha fatti nove, è alla metà del cammino.

5

Chi far di fatti vuole, suol far poche parole.

6

Chi ha carro e buoi, fa bene i fatti suoi.

7

Chi non apre ben gli occhi a' fatti sui, stentando va per arricchire altrui.

8

Chi vuol far bene i suoi fatti, stia zitto e non gracchi.

9

Dove bisognan fatti, le parole non bastano.

10

Dove son donne e gatti, son più parole che fatti.

11

E' sa meglio il pazzo i fatti suoi, che il savio quelli degli altri.

12

Fatti buon nome e piscia a letto, e' diranno che hai sudato.

13

Fatti in là fratello se tu vuoi che facciamo un bel castello.

14

I complimenti son fatti per la bocca, non per il cuore.

15

I danari son fatti per ispendere.

16

I detti son nostri e i fatti son di Dio.

17

I fatti sono maschi e le parole sono femmine.

18

I grandi fatti non si compiono senza grandi pericoli.

19

Il bel del giuoco, è far de' fatti e parlar poco.

20

La madre da fatti, fa la figliuola misera.

21

Le buone parole acconciano i mali fatti.

22

Le parole son femmine, e i fatti son maschi.

23

Lingua cheta, e fatti parlanti.

24

Parentà fatti in là.

25

Parole non fanno fatti.

26

Trulli trulli, chi se li è fatti, se li culli (ovvero chi gli ha fatti gli trastulli).

27

Val più un piacere da farsi che cento di quelli fatti.

FATTO

1

Al mal fatto si rimedia, al mal detto no.

2

Al male fatto, prego e perdono.

3

Allo sfrascar si vede quel che hanno fatto i bigatti.

4

Bene fatto per paura non val niente e poco dura.

5

Chi ha fatto il peccato faccia la penitenza.

6

Chi ha fatto il più, può fare il meno.

7

Chi ha fatto il saggio del mèle non può dimenticare il lecco.

8

Chi ha fatto la pentola, ha saputo fare anche il manico.

9

Chi ha fatto la piscia a letto la rasciughi.

10

Chi ha fatto trenta può fare trentuno.

11

Chi più ne fa è fatto priore (o papa).

12

Chi vuol lavor mal fatto, lo paghi innanzi tratto.

13

Da' moglie al tristo, da' marito alla dolente; fatto il mercato, ognuno se ne pente.

14

Dal detto al fatto c'è un gran tratto (ovvero c'è un bel tratto).

15

Detto senza fatto, ad ognun par misfatto.

16

Dopo il fatto ognuno è savio.

17

Ecco fatto il becco all'oca (e le corna al podestà).

18

Fatto un certo che, la roba si fa da sé (ovvero la roba vien da sé).

19

Fattore, fatto re.

20

Fiorentini innanzi al fatto; veneziani sul fatto; senesi dopo il fatto; tedeschi alla stalla; francesi alla cucina; spagnoli alla camera; italiani ad ogni cosa; pisantin pesa l'uovo; milanese spanchiarol; veronese cavoso; fiorentin cieco; bolognese matto; mantuan bulhar; ferrarese gambamarze; romagnuolo d'ogni pelo; spagnolo bianco; lombardo rosso; tedesco negro; schiavone piccolo; genovese guercio; veneziano gobbo.

21

Il cuor delle donne è fatto a spicchi come il popone.

22

Il fatto de' cavalli non istà nella groppina.

23

Il mal detto non si cancella, il mal fatto sì.

24

Il mondo è fatto a scale, chi le scende e chi le sale.

25

Il mondo è fatto a scarpette, chi se le leva e chi se le mette.

26

Il più ciuco è fatto priore.

27

Il villano viene sempre col disegno fatto.

28

La fortuna, il fatto, e il destino, non vagliono un quattrino.

29

Lavoro fatto di notte non val tre pere cotte.

30

Lo stare indarno non è il fatto nostro.

31

Meglio cavallo fatto che puledro matto.

32

Nido fatto, gazzera morta.

33

Non si crede al santo finché non ha fatto il miracolo.

34

Né il medico né l'avvocato, sanno regolare il fatto proprio.

35

O guasto, o fatto.

36

Ogni buon detto è fatto retto.

37

Panno fatto, sole attende.

38

Per sant' Urbano (25 maggio) il frumento è fatto grano (o ha granito).

39

Piacere fatto non va perduto.

40

Quando i ragazzi stan cheti, han fatto qualche malestro.

41

Quando la gallina (o gallina che canta, o che schiamazza) canta ha fatto l'uovo.

42

Quel che è fatto è reso.

43

Tutti abbiamo fatto le nostre.

FATTOR

1

Gallo di mugnaio, gatto di beccaio, garzone d'oste, ortolano di frati e fattor di monache.

FATTORE

1

Cento scrivani non guardano un fattore, e cento fattori non guardano un contadino.

2

Fammi fattore un anno, se sarò povero mio danno.

3

Fattore nuovo, trebuono.

4

Fattore, fatto re.

5

Quando il padrone sta in campagna guarisce il campo e il fattore s'ammala.

FATTORI

1

Cento scrivani non guardano un fattore, e cento fattori non guardano un contadino.

FAVA

1

Figlio di fava e babbo di lino.

2

Formento, fava e fieno non si volsero mai bene.

3

Se maggio va fresco va ben la fava e anco il formento.

FAVAIO

1

Gennaio zappatore, febbraio potatore, marzo amoroso, aprile carciofaio, maggio ciliegiaio, giugno fruttaio, luglio agrestaio, agosto pescaio, settembre ficaio, ottoble mostaio, novembre vinaio, dicembre favaio.