PAROLE

PROVERBI (In blu le parole cliccabili)

APERTA

1

Alla fortuna bisogna lasciar sempre una finestra aperta.

2

La lite vuol tre cose, piè leggiero, poche parole e borsa aperta.

3

Porta aperta per chi porta; e chi non porta, parta.

APERTI

1

Alle volte con gli occhi aperti si fan dei sogni.

2

I vecchi son lepri, dormono con gli occhi aperti.

APERTO

1

Bocca chiusa e occhio aperto, non fe' mai nessun deserto.

2

Cani e villani lascian sempre l'uscio aperto.

3

Chi sta col becco aperto, ha l'imbeccata di vento.

4

Gola degli adulatori, sepolcro aperto.

5

Uscio aperto guarda casa.

APOSTOLI

1

Anco gli apostoli ebbero un Giuda.

APPAGA

1

Il creditor di scuse non si appaga; piange il villan ma al fin pur sempre paga.

APPAGAR

1

Il solo cibo può appagar le brame, di chi per lunga inedia ha molta fame.

APPAIA

1

Iddio li fa e poi li appaia (o li accoppia).

APPARE

1

Da Natale a Carnevale non c'è vigilia da osservare, se San Mattia non appare.

APPARENZA

1

Altre cose in presenza, altre in apparenza.

2

L'apparenza inganna.

APPARIR

1

All'apparir degli uccelli non gettar seme in terra.

2

Un quattrin di carta, una penna e un danaro d'inchiostro fanno apparir d'un uomo un mostro.

APPARISCE

1

Quel che si fa all'oscuro apparisce al sole.

APPELLA

1

Chi ha la sentenza contro, e se n'appella, a casa porta due triste novelle.

APPELLO

1

Guelfo non son, né ghibellin m'appello, A chi mi dà rivolterò il mantello.

APPETISCE

1

Ogni simile appetisce il suo simile.

APPETITO

1

Il Fiorentino mangiapoco e sì pulito, che sempre si conserva l'appetito.

2

Il miglior condimento è l'appetito.

3

L'appetito vien mangiando.

4

L'ora del desinare, pe' ricchi quand'hanno appetito, pei poveri, quand'hanno da mangiare.

5

La donna è come l'appetito, va contentata a tempo.

6

La fatica mette l'appetito.

7

Natale senza danari, carnevale senz'appetito, pasqua senza devozione.

APPICCA

1

A chi usa collo zoppo, gli se n'appicca

2

Chi si frega al ferro, gli s'appicca la ruggine.

APPICCATI

1

Se non vuoi viver vecchio appiccati giovane.

APPICCATO

1

E' meglio essere mezzo appiccato che male ammogliato.

APPICCHEREBBE

1

Chi affoga s'appiccherebbe alle funi del cielo (ovvero s'attaccherebbe ai rasoi).

APPIGLIA

1

A ben s'appiglia, chi ben si consiglia.

APPLAUSI

1

Non v'è errore cosí madornale che non trovi uditori e applausi.

APPONE

1

Donna e popone, beato chi se n'appone.

APPONGONO

1

I più matti di casa, a volte son quelli che s'appongono.

APPONLO

1

Compra uno e vendi tre; se fai male, apponlo a me.

APPOSTA

1

E' meglio imbattersi che andare apposta.

2

E' meglio imbattersi che cercarsi apposta.

APPRESSO

1

Uomo e donna in stretto loco, secca paglia appresso al foco. (TOMMASEO).

APPREZZA

1

Non s'apprezza ben redato, quanto ben da sé acquistato.

APPREZZANO

1

Le gioie valgono quanto s'apprezzano.

APPREZZARLE

1

Le cose vanno a chi non sa apprezzarle.

APPROFITTA

1

Approfitta degli errori altrui, piuttosto che censurarli.

APPROSSIMA

1

Chi pensa al prossimo, al suo bene si approssima.

APPUNTA

1

Sopporta e appunta un mal, chi non vuol giunta.

APRA

1

Non si serra mai una porta che non se n'apra un'altra.

APRE

1

Chi ben serra, ben apre.

2

Chi non apre ben gli occhi a' fatti sui, stentando va per arricchire altrui.

3

Colle chiavi d'oro s'apre ogni porta.

4

Dio serra un uscio e apre una finestra.

5

Quando Dio chiude una finestra apre una porta.

APRIL

1

L'ape e la pecora in april danno la pelle.

2

Marzo asciutto, e april bagnato, beato il villan c'ha seminato.

3

Marzo tinge, april dipinge, maggio fa le belle donne, e giugno fa le brutte carogne.

4

Quando marzo marzeggia, april campeggia.

5

Se marzo non marzeggia, giugno non festeggia (oppure april mal pensa).

6

Se tagli un cardo in april, ne nascon mille.

7

Trenta dì ha novembre, april, giugno e settembre; di ventotto ce n'è uno tutti gli altri n'han trentuno.

APRILANTE

1

Quarto (o terzo) aprilante quarantadurante.

2

Terzoaprilante, quarantadurante.

APRILE

1

A San Marco (25 aprile) il baco a processione.

2

A' cinque d'aprile, il cucco dee venire; se non viene a' sette o agli otto, o ch'è preso o che è morto.

3

Alte o basse nell'aprile son le pasque.

4

Aprile aprilone, non mi farai por giù il pelliccione.

5

Aprile carciofaio, maggio ciliegiaio.

6

Aprile cava (o esce) la vecchia dal covile.

7

Aprile e conti per lo più son traditori.

8

Aprile e maggio son la chiave di tutto l'anno.

9

Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore.

10

Aprile n'ha trenta, se piove trentuno, non fa male a nessuno.

11

Aprile piovoso, maggio ventoso o veneroso (cioè bello e gaio); anno fruttuoso.

12

Aprile quando piange e quando ride.

13

Aprile suol esser cattivo da principio o al fine.

14

Aprile temperato non è mai ingrato.

15

Aprile, dolce dormire.

16

Aprile, esce la vecchia dal covile; e la giovane non vuole uscire.

17

Aprile, ogni giorno un barile

18

Chi fila grosso, si vuol maritar tosto; chi fila sottile, si vuol maritar d'aprile.

19

Chi pon cavolo d'aprile, tutto l'anno se ne ride.

20

D'aprile non ti scoprire.

21

D'aprile non ti scuoprire, di maggio vai adagio, di giugno cavati il codigugno, e se non pare tòrnatelo a infilare; di luglio vattene ignudo.

22

D'aprile ogni goccia un barile.

23

D'aprile piove per gli uomini e di maggio per le bestie.

24

D'aprile, va il villano e il gentile.

25

Fidarsi alla buona stagione d'aprile, è come fare i conti innanzi l'oste.

26

Gennaio zappatore, febbraio potatore, marzo amoroso, aprile carciofaio, maggio ciliegiaio, giugno fruttaio, luglio agrestaio, agosto pescaio, settembre ficaio, ottoble mostaio, novembre vinaio, dicembre favaio.

27

Gli uomini sono aprile quando fanno all'amore, dicembre quando hanno sposato.

28

Il grano freddo di gennaio, il mal tempo di febbraio, il vento di marzo, le dolci acque di aprile, le guazze di maggio, il buon mieter di giugno, il buon batter di luglio, le tre acque d'agosto con la buona stagione, vagliono più che il tron di Salomone.

29

L'acqua d'aprile, il bue ingrassa, il porco uccide, e la pecora se ne ride.

30

La nebbia di marzo non fa male, ma quella d'aprile toglie il pane e il vino.

31

La neve di gennaio diventa sale, e quella d'aprile farina.

32

La pecora e l'ape, nell'aprile danno la pelle.

33

La prim'acqua d'aprile vale un carro d'oro con tutto l'assile.

34

Marzo alido, aprile umido.

35

Nel febbraio la beccaccia fa il nido, nel marzo tre o quattro, nell'aprile pieno il covile, nel maggio tra le frasche, nel giugno come un pugno, nell'agosto non ucciderla al corso.

36

Per tutto aprile, non ti scoprire.

37

Quando imbrocca d'aprile, vacci col barile; quando imbrocca di maggio, vacci per assaggio; quando imbrocca di giugno, vacci col pugno.

38

Quando San Giorgio (23 aprile), viene in Pasqua, per il mondo c'è gran burrasca.

39

Se d'aprile a potar vai, contadino, molt'acqua beverai e poco vino.

40

Se marzo butta erba, aprile butta merda.

41

Val più un'acqua tra aprile e maggio, che i buoi con il carro.

APRILONE

1

Aprile aprilone, non mi farai por giù il pelliccione.

APRIR

1

Bisogna aprir la bocca secondo i bocconi.

2

In piazza non aprir mai sacco.

APRIRE

1

Servire e non gradire, aspettare e non venire, stare a letto e non dormire, aver cavallo che non vuol ire e servitore che non vuole obbedire, esser in prigione e non poter fuggire, essere ammalato e non poter guarire, smarrir la strada quando un vuol ire, stare alla porta quando un non vuol aprire, avere un amico che ti vuol tradire, son dieci doglie da morire.

2

Vuoi tu aprire qualunque porta? Chiavi d'oro teco porta.

APRONO

1

I morti aprono gli occhi ai vivi.

AQUILA

1

Benché l'aquila voli alto, il falco l'uccide.

2

Chi vuol provar le pene dell'Inferno, la state in Puglia e all'Aquila di verno.

3

D'aquila non nasce colomba.

4

Da aquila non nasce colomba.

5

L'aquila insegna all'inesperta prole, fin dal nido a fissar lo sguardo al sole.

6

L'aquila non piglia mosche.

AQUILE

1

L'aquile non fanno guerra a' ranocchi.

ARA

1

Ara a fondo, mentre gli altri dormono, e avrai grasso da vendere e da conservare.

2

Ara co' buoi, e semina colle vacche.

3

Ara poco (poco tratto) ma minuto e fondo se tu vuoi empire il granajo da cima a fondo.

4

Chi ara da sera a mane, d'ogni solco perde un pane.

5

Chi ara il campo innanzi la vernata, avanza di ricolta la brigata..

6

Chi ara l'uliveto addimanda il frutto.

7

Chi ara terra bagnata per tre anni l'ha dissipata.

8

Da San Gallo (16 ottobre) ara il monte e semina la valle.

9

Il tempo matura il grano, ma non ara il campo.

10

Neanche il contadino ara bene se non s'inchina.

11

Non s'ara come s'erpica.

12

Per bisogno di buoi s'ara con gli asini.

13

Tal bue crede andare a pascere, che poi ara.

ARARE

1

Il bue lascialo pisciare e saziar di arare.

2

Imparano dai buoi vecchi ad arare i giovani.

3

Se il bue non vuole arare, c'è poco da fischiare.

ARATRO

1

L'aratro ha la punta di ferro; la zappa l'ha d'argento; D'oro l'ha la vanga; e quando vuoi far lavoro degno, metti tra la vanga molto ferro e poco legno.

2

Sbaglia il prete all'altare e il contadino all'aratro.

ARATURA

1

E' meglio una buona e secca scalfittura che una buona e molle aratura.

ARCA

1

Lettere in carta, denari in arca.

ARCO

1

Arco da mattina, empie le mulina (o la marina); arco da sera, tempo rasserena.

2

L'arco sempre teso si spezza.

ARCOLAIO

1

L'arcolaio, quanto più è vecchio, e meglio gira.

ARDE

1

Chi arde e non lo sente, arder possa infino al dente.

2

Chi non arde, non incende.

3

Chi più arde più splende.

ARDENTE

1

Il lupo d'esser frate ha voglia ardente mentre è infermo; ma sano se ne pente.

2

Sotto la bianca cenere, sta la brace ardente.

ARDENTI

1

L'impazienza siede sempre con i piedi sui carboni ardenti.

ARDER

1

Chi arde e non lo sente, arder possa infino al dente.

ARDERE

1

E' meglio ammazzare uno (o E' meglio ardere una città) che mettere una cattiva usanza.

ARDIMENTO

1

Folle ardimentopentimento.

2

Non chiamar coraggio lo stolto ardimento.

ARDIRE

1

Sdegno e vergogna son pien d'ardire.

ARDITA

1

Guancia pulita, fronte ardita.

ARDITO

1

Le facoltà fanno parere ardito chi non è, e savio chi non sa.

2

Pane di fratello, pane e coltello: pane di marito, pane ardito.

3

Uomo piccolo uomo ardito.

ARGENTO

1

Chi combatte con l'oro e con l'argento, la vittoria non gli può mancare.

2

Il canapo è unto con l'argento.

3

Il fusaiolo è d'argento, e fa le donne sufficienti.

4

Il martello d'argento spezza le porte di ferro.

5

L'aratro ha la punta di ferro; la zappa l'ha d'argento; D'oro l'ha la vanga; e quando vuoi far lavoro degno, metti tra la vanga molto ferro e poco legno.

6

L'oro cede alla virtù come l'argento all'oro.

7

La parola è d'argento, il silenzio è d'oro.

8

La prima oliva è oro, la seconda argento, la terza non val niente.

9

Tutto è fumo e vento, fuorché l'oro e l'argento.

ARGO

1

Chi si fa Argo dell'onore altrui, riesce talpa del suo.

ARI

1

Se ari male, peggio mieterai.

ARIA

1

A far castelli in aria tutti siamo buoni.

2

Aria a fette, lampi e saette; aria a scalelli, acqua a pozzatelli; aria pecorina, se non piove la sera piove alla mattina; aria a pane, se non piove oggi, pioverà domane.

3

Aria bassa senz'acqua non passa.

4

Aria di finestra, colpo di balestra.

5

Aria rossa da sera, buon tempo mena.

6

Aria rossa, o piscia o soffia.

7

Genova, aria senza uccelli, mare senza pesce, monti senza legna, uomini senza rispetti.

8

Gli stracci (o i cenci) vanno all'aria.

9

Gode di respirar dell'aria nova.

10

Il fumo va all'aria, e l'acqua alla valle.

11

Quando il ciel bello varia, convien dargli dell'aria (cioè alla casa).

12

Solo i cenci (o gli stracci) vanno all'aria.

ARMA

1

Parma bell'arma, Reggio gentile e Modena un porcile.

ARMATO

1

Chi è avvisato, è armato.

2

Contro i tristi è tutto il mondo armato.

3

Di buone armi è armato, chi da buona donna è amato.

ARME

1

Arme certa alla bandiera.

2

Arme lunga fa buon fante.

3

Danari di poveri e arme di poltroni si veggono spesso.

4

Le minaccie son arme del minacciato.

ARMELLINI

1

Quando gli armellini (albicocchi) sono in fiore,

ARMEREBBERO

1

Tutte l'armi di Brescia non armerebbero la paura d'un poltrone .

ARMI

1

Chi ha l'armi in mano, è padrone d'ogni cosa.

2

Di buone armi è armato, chi da buona donna è amato.

3

L'armi dei poltroni non taglianoforano.

4

Si presta l'armi, ma non il braccio.

5

Tutte l'armi di Brescia non armerebbero la paura d'un poltrone .

ARNO

1

Arno e mori, ogni anno ne vuole.

2

Arno non cresce, se Sieve non mesce.

3

Arno non ingrossa se non intorbida.

4

Non sono in Arno tanti pesciolini quanti in Venezia gondole e camini.

ARRABBIARSI

1

A questo mondo bisogna o adattarsi, o arrabbiarsi, o disperarsi.

2

L'arrabbiarsi non paga i debiti.

ARRABBIATA

1

Val più un'arrabbiata che una bastonata.