COME SOPRAVVIVERE SENZA CORRENTE ELETTRICA
A CURA DI BATENZO (Pubblicato il 14/10/09 )

CIBO E ALIMENTAZIONE

L'individuo che si trovi costretto ad un regime di sopravvivenza può essere o meno preparato a tale evenienza. Fra quanti rientrano nel primo caso, si possono annoverare, di massima, piloti costretti ad abbandonare il velivolo e naviganti in caso di naufragio. Questi, che potremmo definire appartenenti a categorie "ad alto rischio", hanno tra i loro equipaggiamenti o nei battelli di salvataggio, razioni di emergenza. In questo caso è raccomandabile economizzare la consumazione di tali razioni tenendole, per quanto possibile, di riserva ed evitando di mischiarle a cibo naturale. Si rende pertanto necessario mettersi all'immediata ricerca di cibo naturale e dividere le risorse in tre parti, l'ultima delle quali va utilizzata come emergenza, cercando di rimpiazzarle non appena se ne consumi una. Parimenti, anche chi al momento del distacco dal consorzio urbano non disponesse di razioni di emergenza (e saranno i più) dovrà, superando molti pregiudizi in fatto di cibo, rivolgere la propria attenzione alla flora e alla fauna. Le necessità del corpo umano, per poter sopravvivere ed operare, possono essere soddisfatte con cibi contenenti:

carboidrati: prevalentemente di origine vegetale;
proteine: prevalentemente di origine animale;
grassi: di origine in parte animale, in parte vegetale.

Anche se ciascuno di questi elementi assolve specifiche funzioni nel rinnovamento dei tessuti, nei processi biochimici e negli scambi vitali, appare evidente come, in regime dì sopravvivenza, non si possa andare per il sottile e sia impensabile poter seguire una dieta bilanciata, con le giuste proporzioni fra gli elementi sopraindicati .
Sarà quindi necessario dare una priorità alla ricerca dei cibi, considerando che i grassi sono meno importanti e che una dieta con un loro alto contenuto provoca una serie di disturbi digestivi, principalmente a carico del fegato.
Gli zuccheri, invece, contribuendo in maniera determinante all'efficienza di cuore e cervello, risultano essere più importanti delle proteine che concorrono alla conservazione delle masse muscolari e sono di facile reperibilità, essendo presenti in grandi quantità nei vegetali (radici, frutti, bacche, ecc.).
Alimentazione giornaliera consigliata risparmiando sulla scorta dei viveri

Colazione : The con fette biscottate o biscotti o gallette; Marmellata e Miele .
Pranzo : Risotto al sugo ; Carne in scatola ; Fette biscottate o gallette ;
Merenda : come la colazione .
Cena : Riso in brodo ; Trippa o altro in scatola ; Grissini .


La fame ha delle grandi implicazioni di carattere psicologico ed è un meccanismo che varia da individuo ad individuo, tanto che soggetti abitudinari hanno grandi difficoltà a dominarla negli orari prossimi ai pasti, mentre ciò accade in misura minore a chi è abituato a mangiare ad orari irregolari o, addirittura, a saltare i pasti. Inoltre, particolari stati d'animo comportano maggiori o minori stimoli di carattere fisiologico che vengono avvertiti, a causa dei movimenti dello stomaco e di variazioni glicemiche, come crampi da fame. Essendo preponderante la causa psicologica, è quindi possibile controllare la fame quando ci si renda conto che la mancata assunzione di cibo non crei pericoli all'organismo, tanto che, contrariamente a quanto avviene per l'acqua, è possibile sopravvivere senza mangiare, anche per parecchi giorni.

I vegetali hanno un alto contenuto di carboidrati, possono da soli permetterci di sopravvivere ed offrono l'innegabile vantaggio, al contrario degli animali, di non correre, non nascondersi, non aver bisogno di essere catturati. La stragrande maggioranza dei vegetali è, soprattutto alle nostre latitudini, commestibile ma è fondamentale poter distinguere, tra le numerosissime specie che la natura offre, le erbe, i funghi e le piante che non lo sono. Ci si può comunque attenere ad un semplice sistema empirico per evitare di assumere varietà tossiche o addirittura letali: (NON VALIDO PER I FUNGHI) assaggiare una piccola quantità di vegetale scelto (possibilmente bollito); trattenerlo in bocca per alcuni minuti e, dopo essersi assicurati che non presenti sapore sgradevole, ingoiarlo; attendere circa otto ore e, se non sopraggiungono dolori gastrointestinali, nausea o altri disturbi, ripetere l'operazione con una quantità sensibilmente maggiore; attendere altre otto ore dopo le quali, in assenza di disturbi, il vegetale può essere considerato commestibile .

 

Piante commestibili :
Ortaggi: sono tutti commestibili, crudi o bolliti, e della maggior parte di essi  è possibile mangiare tutto, comprese foglie, bucce e bulbi (due eccezioni sono le foglie delle patate e dei pomodori). Alcuni, come piselli, ceci, fagioli e fave, sono molto nutrienti; altri, come pomodori, finocchi e ravanelli, possono anche sostituire adeguatamente l'acqua. Vegetali selvatici: generalmente commestibili, possono essere ingeriti crudi o bolliti e l'eventuale sapore amaro può essere attenuato lasciandoli immersi per alcune ore in acqua fredda e risciacquandoli, dopo la cottura, sempre in acqua fredda. Vanno sempre lavati molto accuratamente. Si tenga presente che una prolungata dieta vegetale produce generalmente un effetto lassativo, non preoccupante se non sfocia in dissenteria. I più comuni vegetali selvatici presenti in tutta la Penisola e in gran parte dell'Europa, sono:

Cardi: i migliori, alti, una volta liberati dalle spine, possono essere bolliti, fornendo ottimi brodo e cibo, o assunti crudi;
Ortica: verde, tenera, è gustosa. Con un po' di bollitura è ottima;
Felce: verde è gradevole dopo la bollitura. Sono teneri i gambi giovani e ottime le radici, che costituiscono un cibo molto nutriente;
Asparagi: ricchi di ferro, sono facilmente reperibili in primavera;
Acetosa: reperibile nei prati, caratteristica per il gradevole sapore acidulo, si consuma cruda;
Cortecce: dai pini, dai pioppi, dalle betulle e dai salici è possibile trarre nutrimento dalle parti interne della corteccia, che possono essere consumate crude, cotte o, essiccate, ridotte allo stato farinoso; Menta, Rosmarino, Alloro e Salvia si usano solo per insaporire altri cibi; e aglio, cipolla e porri, ottimi disinfettanti intestinali, possono essere ingenti crudi, come contorno, oppure bolliti; e more, lamponi, fragole, mele, pere, mirtilli, corbezzoli, noci, nocciole e castagne costituiscono un ottimo cibo.

Funghi commestibili
Nel cibarsi di funghi, quando non si sia particolarmente esperti, si deve evitare di affidarsi al caso ed è utile rammentare alcune regole: memorizzare le caratteristiche di poche specie sicure, al fine di riconoscerle con certezza, evitando tutte le altre; scartare, sempre, i funghi che, sotto il cappello, presentino lamelle bianche; cercare di memorizzare le specie sicuramente velenose (la principale è la famiglia delle amanite) al fine di un sicuro riconoscimento; nei casi dubbi, e solo se costretti da totale mancanza di alternative, attenersi al sistema per accertare la commestibilità dei vegetali precedentemente indicato

Una flora ricca e commestibile è offerta anche dal mare e dagli specchi d'acqua.
Le erbe di mare, assai ricche di vitamine, possono essere preparate sciogliendole in acqua e preparandone una zuppa. Anche la cosiddetta creazione d'acqua, reperibile in acque sorgive, è gustosa se preparata in insalata

PROBLEMI :
  1. ENERGIA e CALORE
  2. CIBO
  3. ACQUA
  4. IGIENE
  5. PRONTO SOCCORSO E MEDICINALI
  6. TRASPORTO
  7. ARMAMENTO
  8. ATTREZZATURA E MATERIALI
  9. ZAINO PERSONALE
  10. ABBIGLIAMENTO PERSONALE
  11. SCORTE CIBO.

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